GUITAR MAKERS STORY
I Maestri delle chitarre archtop
di Bill Milkowski
02 febbraio 2017

John Monteleone raccoglie l’eredità dei liutai italo/americani John D’Angelico & James D’Aquisto...
New York. In un piccolo negozio al 40 di Kenmare Street, nella parte a sud di Manhattan vicino a Little Italy, un piccolo uomo dal cognome “risonante” è curvo sul suo piano di lavoro intento a modellare un pezzo di legno con la sua fedele pialla. Proprio come era solito fare Mastro Geppetto, con l’aiuto della fata turchina, si accinge a ricreare la stessa magia con estro, tecnica, ed un infinito gusto estetico.
Siamo nella metà degli anni trenta, il periodo più fiorente dello swing. Le big band si presentano sulla porta dell’angusta bottega di Kenmare Street: sembra che tutti vogliano una archtop costruita da John D’Angelico (1905-1964).
Nel corso dei 32 anni di creazione e innovazione, nel suo negozio di Kenmare Street (dal 1932 al 1964), D’Angelico produce un totale di 1.164 chitarre. In questo periodo fiorente, che coincide con l’era dello swing e l’avvento del rock’n’ roll, le sue chitarre sono le più ambite dai chitarristi jazz per via della loro timbrica e bellezza estetica, almeno quanto lo furono i violini di Stradivari nel XVII secolo.
D’Angelico ha diciotto anni quando prende in mano le redini del...
l'articolo continua...
New York. In un piccolo negozio al 40 di Kenmare Street, nella parte a sud di Manhattan vicino a Little Italy, un piccolo uomo dal cognome “risonante” è curvo sul suo piano di lavoro intento a modellare un pezzo di legno con la sua fedele pialla. Proprio come era solito fare Mastro Geppetto, con l’aiuto della fata turchina, si accinge a ricreare la stessa magia con estro, tecnica, ed un infinito gusto estetico.
Siamo nella metà degli anni trenta, il periodo più fiorente dello swing. Le big band si presentano sulla porta dell’angusta bottega di Kenmare Street: sembra che tutti vogliano una archtop costruita da John D’Angelico (1905-1964).
Nel corso dei 32 anni di creazione e innovazione, nel suo negozio di Kenmare Street (dal 1932 al 1964), D’Angelico produce un totale di 1.164 chitarre. In questo periodo fiorente, che coincide con l’era dello swing e l’avvento del rock’n’ roll, le sue chitarre sono le più ambite dai chitarristi jazz per via della loro timbrica e bellezza estetica, almeno quanto lo furono i violini di Stradivari nel XVII secolo.
D’Angelico ha diciotto anni quando prende in mano le redini del...
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