BRIAN WILSON dal surf a "Smile"
IL CREPUSCOLO DELL'ESTATE
L'estate è in silenzio. Brian Wilson è morto. Se n'è andato a 82 anni, lasciando un vuoto difficile da colmare. Non solo nella storia della musica, ma anche nell'immaginario collettivo. Era il suono di un'utopia americana che si credeva eterna: l'adolescenza baciata dal sole, le onde che non smettono mai di infrangersi, la speranza che ogni giorno sia il primo di una nuova estate.
Ma Brian non ha mai cavalcato quella tavola. Lui ci stava sotto. Fragile, sensibile, vulnerabile, geniale. Soffriva di un disturbo neuro-cognitivo degenerativo simile alla demenza, ed era sotto tutela legale dal 2024. Con la sua morte, l'estate eterna – quella delle “Good Vibrations” – conosce il suo tramonto.
DALLE SPIAGGE ALLE STANZE DELL'ANIMA
E’ il 1961 quando Brian Wilson, con i fratelli Carl e Dennis, il cugino Mike Love e l'amico Al Jardine, fonda i Beach Boys. All'inizio si chiamano...
l'articolo continua...
Sei già registrato?
accedi per leggere l'articolo completo
Leggi anche
Podcast
Album del mese
Walter Trout
Sign Of The Times
Provogue Records
Walter Trout, decano del blues, è ancora in pista. A distanza di un anno dall’incandescente Broken (2024), l’artista statunitense (classe 1951) sente infatti l’esigenza di...
Nobis & Gualdi
Echos De Bazar
Bluebelldisc Music
Otto tracce costituiscono l’ossatura di Echos De Bazar, a cui si aggiungono tre brevi interludi concepiti dai due autori con l’idea di evocare tre precisi...
Andrea Quartarone
Melody Science
Volonté & Co Editore
Il body di una chitarra elettrica, abbinato ai filamenti del dna umano al posto del manico, costituisce l’originale grafica della copertina di Melody Science, il...