VAN MORRISON "Remembering Now"
recensione
Remembering Now accoglie 14 tracce inedite per un totale di 64 minuti di musica in cui l’irish blues, le proverbiali ballad di Van Morrison e le manciate di soul che immette (Stomping Ground) tornano con prepotenza. Il lato più marcatamente spirituale viene nitidamente fuori in brani come Haven’t Lost My Sense Of Wonder, con le tastiere e l’organo in bell’evidenza, mentre c’è spazio anche per Down To Joy, ulteriore brano di pregevole fattura, inserito peraltro da Kenneth Branagh nel film “Belfast”.
L’album trasuda ottimismo, dal mood dei brani, all’armonia strumentale degli stessi, con una dose di ispirazione che, naturalmente, non può avere lo slancio e l’irruenza del Morrison della prima ora, ma che restituisce comunque un artista tirato a lucido ed in splendida forma.
Arrangiamenti scarni ma perfettamente calibrati e contestuali tipici del miglior Van Morrison d’annata, fuoriescono dalla tracklist e...
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brani come Memories And Visions sono lì a dimostrarlo: sezione ritmica appena accennata, un bel tappeto d’archi, cori gospel ed il classico cantato, ormai marchio di fabbrica dell’artista irlandese. In Remembering Now il ruolo della chitarra è praticamente relegato al comping, scarno ma imprescindibile per la tessitura armonica dei brani, come ad esempio If It Wasn’y For Ray, dedicato alla memoria del leggendario Ray Charles.
Come non citare poi l’affascinante e notturno Remembering Now in cui si avverte aleggiare l’anima dannata di Amy Winehouse? E come non assaporare Haven’t Lost My Sense Of Wonder, con cui Morrison conduce l’ascoltatore a rivisitare Hynford Street e i luoghi della Belfast in cui è cresciuto?
“Una parte di me non ha mai davvero lasciato l’angolo della strada. Sono ancora quel ragazzo di strada che va in giro. Vedo ancora gli amici di un tempo... parte di me è ancora lì! È la stessa fonte creativa. Non si tratta di cercare di ricreare il passato. Si tratta di essere nel presente con quell’energia che scorre ancora. Quindi puoi ancora creare nuove cose che sono altrettanto vitali...” Da brividi...
Dopo anni di progetti skiffle, blues, R&B, duetti e riedizioni non particolarmente brillanti, Van Morrison riaccende la luce con Remembering Now... probabilmente il miglior lavoro dopo A Sense Of Wonder del 1985.
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