NATASHA GUITARS Nebula Electric Smart Guitar

di Arturo Celsi
01 giugno 2025

test

Natasha Guitars
Nebula
smart guitar
Nel dibattito che divide innovazione digitale e liuteria classica, la Nebula di Natasha Guitars occupa un punto d’equilibrio molto interessante. Da una parte vi è la seicorde elettrica come la conosciamo da settant’anni: corpo in legno, elettronica passiva, catena effetti esterna affidata a stompbox o plug-in, mentre dall’altra si affaccia una generazione di smart-guitars che integra processori DSP e connettività wireless nella dotazione di bordo. La Nebula non tenta di sostituire la tradizione, ma di ridefinirne il concetto di base: monoscocca in fibra di carbonio, batteria da 4000mAh, cinque pickup, multi-effetto programmabile e scheda audio USB-C racchiusi in 3kg scarsi di peso.

Le smart-guitars di prima generazione soffrivano spesso di compromessi in quanto a manico, feel generale e capacità di agire su dettagli fondamentali come l’action. Natasha Guitars punta invece a un’esperienza plug-on-play resa familiare a chi si trova a proprio agio con una Stratocaster-style con una scala da 648mm. L’approccio alla chitarra è modulare: chi ama pedalboard e amplificatori valvolari potrà ignorare il DSP interno e utilizzare la Nebula come una seicorde tradizionale, beneficiando comunque della stabilità organica fornita dal carbonio con cui la chitarra è costruita; chi gira invece fra sale prova, home-studio e busking, potrà...

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sfruttare i preset di bordo, il looper integrato e l’amplificatore da 5W come rig autosufficiente.

Il nodo cruciale diventa quindi il rapporto fra ciò che si percepisce sotto le dita e, tutto ciò che conta, è comprendere bene le necessità del chitarrista: un approccio tradizionale oppure workflow digitale? La Nebula scommette su controlli fisici ridotti ma concreti – perfettamente in linea con qualsiasi altra chitarra elettrica – delegando il deep-editing all’app mobile. In questo modo si può decidere se e quanto entrare nell’ambiente “smart”, senza rinunciare alle abitudini maturate su strumenti di tipo tradizionale. Con questa premessa è facile comprendere il perché la smart-guitar di Natasha Guitars possa essere vista come punto di congiunzione tra passato e futuro.

COSTRUZIONE
Quando si parla di liuteria evoluta, il carbonio si pone ormai come la nuova frontiera: Natasha Guitars lo impiega in un Monocoque (monoblocco) dove corpo, manico, tastiera e paletta costituiscono un’unità in totale continuità. Il corpo sfoggia un disegno single-cutaway che prende vita da quello della single-cutaway di Kalamazoo, ma ne enfatizza le curve e ne smussa al limite ogni rigidità. Il risultato finale è un peso di 3,05 kg distribuito su 102 × 34 × 7 cm, con una rigidità che riduce a zero le micro-torsioni tipiche del legno. Il manico con shape C è sottile e, unito ad una tastiera da 14.17” di radius, consegna il comfort a qualsiasi tipo di mano.
I 22 tasti in acciaio minimizzano l’usura e, grazie alle estremità smussate, offrono uno scorrimento senza punti d’attrito su tutta la lunghezza della tastiera. La scala è da 25.51” (in pieno stile Fender) mentre la combinazione di meccaniche e capotasto fuso al manico stesso, consente alla Nebula di fornire una precisione dell’accordatura e di una tensione delle corde costante.
In assenza di giunzioni bolt-on (manico avvitato), la regolazione del trussrod è demandata a un sistema a doppia barra con accesso dalla tasca posteriore: i 180° di correzione coprono escursioni termiche anche estreme, malgrado il carbonio che compone lo strumento si imponga di evitare particolari criticità dettate dalle variazioni (anche le più drastiche) della temperatura.
Il ponte della Nebula è di tipo strings-through-body, una scelta costruttiva non soltanto pensata per trasferire le vibrazioni al body in maniera diretta, ma che enfatizza sensibilmente anche il sustain.
La Nebula, infine, è dotata di uno speaker interno che permette di sfruttare le specifiche più smart della stessa anche senza l’utilizzo di cuffie o amplificatore: il top del body è dotato di aperture poste sotto il ponte (con un layout moderno e leggero) che consentono al suono dello speaker di essere proiettato verso l’esterno con efficacia.

ELETTRONICA
La scelta di un layout H-S-S con cinque pickup Alnico – suddivisi in due single coil calibrati, un humbucker al ponte (splittabile) e due bobine ghost per il tracking – dimostra che Natasha Guitars non intende sacrificare il “linguaggio chitarristico” classico a favore di una proposta orientata unicamente all’aspetto smart della chitarra. Il selettore a cinque posizioni offre i canonici split serie/parallelo; le due bobine extra lavorano come sensori di posizione per l’ottimizzazione di elementi come il noise gate e l’IR loader, trasformando l’hardware in un vero sistema elettro-acustico integrato. Il preamp interno opera a 9V con headroom di 18 dB e una piccola batteria tampone isola la sezione magnetica da quella DSP, riducendo crosstalk e fruscii indesiderati quando vengono utilizzati i preset high-gain.
La scheda audio USB-C lavora a 24 bit/48 kHz class-compliant: su DAW desktop o mobile, Nebula si comporta come interfaccia a due canali con re-amping diretto. Un micro-switch consente il Dry/Wet Split per registrare il segnale pulito parallelamente al suono con IR: un’opzione preziosa nelle fasi di post-produzione.

CONTROLLI E CONNESSIONI
La Nebula è dotata di tre diverse tipologie di output: 3.5mm mini-jack per l’uscita cuffie, jack ¼″ per l’output canonico dello strumento, e UBS type-C per l’utilizzo della scheda audio integrata o per la ricarica della stessa chitarra. L’uscita jack ¼″ tradizionale con buffer impedisce cali di impedenza sui cavi lunghi, mentre la cuffia da 3,5 mm è gestita da un ampli stereo dedicato: un dettaglio che rende la Nebula una seicorde assolutamente plug ‘n play.

Il comparto dedicato ai controlli è tanto semplice quanto versatile. La disposizione dei controlli della Nebula, quando utilizzata senza avvantaggiarsi delle sue doti smart, ricalca quella che si ritrova su qualsiasi stratoide, ovvero una configurazione Volume-Tone-Tone. Le stesse manopole assumono, invece, funzioni diverse nel momento in cui si attivi la modalità smart della chitarra elettrica. Tutte e tre le manopole sono di tipo push/push, la cui pressione permette di selezionare funzionalità diverse. Una volta attivata la modalità smart, il controllo di Volume permette di regolare l’output generale, ma anche di selezionare fino a tre diversi preset memorizzati tramite la app. Lo stesso vale per il primo dei due controlli di Tone che, seppur perdendo la sua funzionalità originale (che viene in quel caso gestita dall’applicazione), in questo caso, permette di scegliere fra altri tre preset memorizzati. Il secondo controllo di Tone, infine, si trasforma in una manopola in grado di gestire una drum machine: la sua pressione, attiva o disattiva la batteria elettronica, mentre ruotandola, va a selezionare il tempo desiderato. Sempre il secondo controllo di Tone permette di attivare il looper integrato grazie a una doppia pressione, mentre un pulsante posizionato vicino a quello di accensione del lato smart, permette di cancellare l’ultima sovraincisione registrata grazie al looper. La gestione di ogni tipologia di effetto e di tutti i parametri del DSP è appannaggio dell’app Nebula.

PROCESSORE EFFETTI
Il cuore digitale è un DSP quad-core da 800 MIPS che gestisce dieci blocchi effetti simultanei a 32-bit floating point. Il routing, che di fabbrica è seriale, può essere impiegato in parallelo o in configurazione Y-split tramite l’editor della app, lasciando spazio a catene Wet-Dry o Routing paralleli e indipendenti.

Effetti di bordo
• Delay stereo fino a 1000 ms con modulazione
• Riverbero plate/room/hall
• Chorus
• Compressore
• Overdrive
• Distorsore
• Impulse Response loader 2048 sample (cabinet o acoustic sim)
• EQ grafico a 7 bande
• Notch-filter parametrico anti-feedback con Q regolabile
• Noise-gate

APP NEBULA
Disponibile per Android e iOS, l’app Nebula rappresenta l’estensione naturale del DSP. L’interfaccia è divisa in tre tab: Rig, Community e Utility.
• Rig: editing grafico tipo drag-&-drop dei blocchi
• Community: cloud di suoni divisi per tag (genere, pickup, artista), rating condiviso dagli utenti e commenti per un feedback diretto. Il download dei preset avviene tramite bluetooth.
• Utility: gestione firmware, calibrazione sensori, diagnostica batteria e statistiche di uso (cicli di carica, ore suonate, temperatura interna).

La doppia connessione Bluetooth simultanea consente di mandare basi in streaming da Spotify o DAW mobile mantenendo il controllo remoto della chitarra: il segnale esterno confluisce nel mixer interno con fader indipendenti che permettono di gestire i livelli del suono dello strumento e di quello della base. In un contesto di busking, questo si traduce in un setup “chitarra + smartphone” con la sola necessità di un’eventuale cassa per amplificare il suono in maniera più precisa. Dal canto suo, l’editor desktop (Win/macOS) aggiunge funzioni avanzate: caricamento IR proprietarie (44,1–48 kHz, 24-bit, max 2 k), firmware scripting per integrare moduli terzi (es. riverberi open-source) e mappatura MIDI CC via USB. In ambito studio è possibile sincronizzare il tempo effetti al tempo del progetto che si sta utilizzando.

SUONO
Carbonio e pickup Alnico possono sembrare un ossimoro, ma la Nebula dimostra che il materiale sintetico non necessariamente penalizza la timbrica. Nei clean la risposta è particolarmente dettagliata sulle alte frequenze, con un attacco nitido che favorisce ritmiche funk decise e arpeggi fingerstyle precisi e articolati. In modalità single-coil (posizioni 2-4 del selettore ) si ottiene il Quack tipico di una stratoide, ma con una precisione e una ricchezza dei dettagli che solitamente non è associata a quel tipo di strumento. L’humbucker al ponte, pensato per output elevato, permette di cavalcare tanto i suoni crunch, quanto i territori high-gain senza alcuna difficoltà.
L’amplificatore integrato da 5W, con speaker full-range da 3” non basteranno per suonare in un club, ma sicuramente sono perfetti in un contesto domestico, oppure nel backstage per un riscaldamento senza monitor. Collegata a un cabinet FRFR via XLR/DI (tramite box esterna), la Nebula si può prendere cura di tutto ciò che è necessario alla costruzione di un suono credibile, e soprattutto alla gestione di un setup completo. Per chi registra in home-studio, invece, via USB-C è possibile avvantaggiarsi di una scheda audio completa e pronta per dialogare in maniera indolore con qualsiasi DAW, trasformando la Nebula in un’opzione molto agile per fermare subito su file idee e input da ampliare in un momento successivo.

CONCLUSIONI
La Nebula vuole essere molto più di una chitarra con app dedicata. Natasha Guitars ha studiato la sua smart guitar per porsi come un ecosistema che integra la liuteria tradizionale, la potenza di un DSP al passo con i tempi e la connettività più versatile oggi a disposizione. Questa seicorde non sostituisce la qualità massima raggiungibile dalle controparti analogiche dei singoli elementi messi a disposizione (una pedalboard, un amplificatore, un’interfaccia USB oppure un set di pickup di fascia alta), ma elimina diverse barriere logistiche, rendendo il processo creativo molto più fluido e semplice, soprattutto per il chitarrista che si trova spesso a dover fare i conti con la carenza del tempo necessario al preparare un setup con tutti gli accorgimenti del caso. Per i puristi potrà sembrare un’eresia, ma per il chitarrista che vive la contemporaneità, e che non può concedersi il lusso di un setup analogico in tutta la sua dispersione di spazio, volume e spesa, la Nebula rappresenta un’alternativa tangibile, pronta a rendere concreto il concetto di “chitarra elettrica smart” destinata al mondo di oggi.