GIORGIO COCILOVO La musica come missione di umiltà
di Francesco Sicheri
01 aprile 2025

Ci sono notizie che cadono addosso come una pioggia improvvisa, lasciandoti senza un riparo adeguato. Giorgio Cocilovo ci ha lasciati il 13 febbraio 2025, aveva 68 anni. Se ne va una figura che ha dato voce alla chitarra italiana, con un tocco così personale e discreto da risultare quasi invisibile agli occhi di chi non sa guardare oltre il palcoscenico illuminato. Eppure, chiunque abbia mai ascoltato davvero la sua chitarra sa che quella voce era inconfondibile, limpida, e aveva il potere di emozionare senza chiedere niente in cambio.
Forse è stato un paradosso crudele che la sua scomparsa sia avvenuta mentre a Sanremo si celebrava il rito mediatico per eccellenza, lui che quelle tavole dell’Ariston le aveva calcate innumerevoli volte, sempre tra le file dell’orchestra, sempre con quella discrezione che sembrava una scelta, più che un destino. Un uomo di palco e di studio, Cocilovo ha abitato i suoni della musica italiana senza mai cercare il riflettore, lasciando che a parlare fossero le sei corde di cui era custode più che padrone.
Giorgio Cocilovo nasce a Milano, il 26 febbraio 1956. Cresce in un tempo in cui la musica è un linguaggio che si apprende per istinto, prima ancora che sui...
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Forse è stato un paradosso crudele che la sua scomparsa sia avvenuta mentre a Sanremo si celebrava il rito mediatico per eccellenza, lui che quelle tavole dell’Ariston le aveva calcate innumerevoli volte, sempre tra le file dell’orchestra, sempre con quella discrezione che sembrava una scelta, più che un destino. Un uomo di palco e di studio, Cocilovo ha abitato i suoni della musica italiana senza mai cercare il riflettore, lasciando che a parlare fossero le sei corde di cui era custode più che padrone.
Giorgio Cocilovo nasce a Milano, il 26 febbraio 1956. Cresce in un tempo in cui la musica è un linguaggio che si apprende per istinto, prima ancora che sui...
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