BLACKSTAR St. James 50 watt valvolari gestibili in ogni luogo e situazione

di Francesco Sicheri
04 maggio 2022

test

Blackstar
St. James
Amplificatore valvolare
I 50 watt più leggeri in circolazione... Ma anche una nuova serie di amplificatori ricca di funzioni, un ponte di collegamento tra il mondo valvolare tradizionale e quello dell’amplificazione pensata per situazioni casalinghe.

Un logo luminoso si illumina al centro della testata, o del combo, e malgrado il nome del brand sia ben noto a tutti, è immediatamente chiaro ci si trovi di fronte ad un prodotto che punta alla novità.
La nuova serie di amplificatori di casa Blackstar si chiama St. James, ovvero una linea di amplificatori valvolari che vuole combinare tecnologia analogica e digitale in un formato compatto e leggero.

THE ST. JAMES SERIES
Due testate e due combo a due canali – in variante EL34 e 6L6 – da ben 50watt di potenza valvolare, in perfetta contro-tendenza con quanto il mercato dell’amplificazione ha dimostrato negli ultimi anni... Ma è proprio così?
I nuovi St. James di Blackstar – che per l’occasione sfoggiano anche un nuovo logo ispirato dalla serie Artisan – sono sì amplificatori completamente valvolari, ma il loro comparto tecnico va ben oltre ciò che la scocca lascia intendere.

Soli 6kg di peso per le testate, e 11kg per i combo, tutti gli amplificatori della linea St. James sono dotati di...

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attenuatore di potenza (da 50watt a 2watt), di connessione USB per essere sfruttati come scheda audio, ma soprattutto di quello che Blackstar chiama Cab Rig Simulator.
In maniera molto sintetica, quest’ultimo è una load box integrata nell’amplificatore, che consente di sfruttare una vasta scelta di simulazioni di cassa tramite l’app Blackstar Architect.
L’obiettivo è semplice: 50watt valvolari senza compromessi, ma sfruttabili sia sul palco, sia a casa.

ST. JAMES EL34 HEAD
Come è facile intuire dalla scelta delle valvole finali, la versione EL34 è l’anima “british” della nuova serie St. James. Non siamo di fronte ad una rivoluzione sonora di casa Blackstar (l’eredità di una coppia di EL34 fatte suonare al giusto regime è direttamente innestata nel sangue del brand britannico), la verità però è che con la nuova St. James molti più chitarristi potranno godere di quel sound armonico e dinamico senza dover sottostare a volumi esagerati.

I canali a disposizione sono due, clean e drive, ma per quanto riguarda la EL34 Head (testata) ecco che si aggiunge anche un boost dedicato al solo canale drive e attivabile dal pannello frontale tanto quanto da footswitch (in dotazione con la testata e con il combo).
Non solo l’anima britannica dell’amplificatore , la variante EL34 è anche la quella con l’headroom maggiore, soprattutto per quanto riguarda il canale drive.
Il canale clean si dimostra molto brillante sulle medio/alte e capace di quell’acidità frizzantina che caratterizza alcuni tra i più famosi amplificatori inglesi. Nel caso del lato clean dell’amplificatore, possiamo parlare di una buona “tela bianca” per l’uso di pedali, ma anche di un canale che – soprattutto vista la possibilità dell’attenuatore e delle simulazioni di cassa on board – può essere spinto al massimo delle sue potenzialità per prodursi in crunch leggeri, armonici e ricchi di informazioni sonore.

Senza dubbio è passando al canale drive che si sprigiona la forza del carattere di questo St. James EL34. Nella sua espressione più distorta, l’amplificatore spazia in un range sonoro molto ampio, spostandosi da un clean leggermente sporcato per arrivare ad una distorsione corposa, e dettagliata. Se si decide di attivare anche il boost integrato (+10db), non sarà difficile addentrarsi in generi molto più carichi. La stessa Blackstar ha dichiarato che per disegnare il circuito del canale drive della St. James EL34 si è ispirata ad amplificatori inglesi in classe A degli anni ‘60 (leggasi Vox AC-30 Top Boost).

Questo si traduce anche in una sezione di equalizzazione che sul canale drive va ad agire con le bande Bass e Treble pronte a lavorare in maniera assolutamente coordinata, e con il controllo dedicato alle medie frequenze che lavora come cut/boost attivo senza inficiare l’azione del resto dell’equalizzatore.

BOOST, CAB RIG SIM e SAG MODE
La serie St. James vive anche nelle sue numerose funzionalità. Il suono “di base” delle due testate si rifà alla qualità già percepita con altri prodotti del marchio Blackstar, ma è proprio in combinazione con le varie aggiunte tecniche, che questi nuovi amplificatori prendono vita.
L’attenuatore a disposizione “abbatte” il wattaggio sfruttato da 50watt a 2watt, rendendo di fatto le testate (ed i combo in egual maniera) dei docili amplificatori da appartamento, ma continuando comunque a sfruttare al massimo le possibilità armoniche e dinamiche offerte da valvole “roventi”. La modalità Sag ricrea l’affossamento dell’attacco della nota, ovvero quella sorta di “umpf” in risposta alla plettrata che si verifica (soprattutto con amplificatori valvolari, ma non esclusivamente) quando lo stadio finale raggiunge il suo limite fisico e non riesce più a riprodurre tutto l’inviluppo della nota senza distorcere.

Veniamo però al vero protagonista della partita. Malgrado la linea offra anche cabinet 2x12” con coni Celestion, la load box con simulazione di cassa inclusa nella serie St. James si rivela l’asso vincente. Tramite il Cab Rig Simualtor si possono sfruttare tutti i 50watt dell’amplificatore in modalità completamente Silent, suonando in cuffia e senza alcuna necessità di collegare un cavo cassa per lo scarico della potenza.
In aggiunta, il software Architect (per ambiente macOS e Windows) mette a disposizione una vasta selezione di cabinet e microfoni con i quali sbizzarrirsi, tanto quanto una sezione dell’applicazione dedicata alla simulazione dell’ambiente.
Infine, su ogni amplificatore si possono memorizzare fino a tre preset di cabinet e microfoni richiamabili con un semplice toggle switch posto sul pannello posteriore.

ST. JAMES 6L6 HEAD
Valvole finali 6L6 richiamano immediatamente i suoni più celebri della scuola di amplificazione statunitense. La variante USA della serie St. James è quella con cui Blackstar punta a coprire il più vasto range sonoro, spaziando tra clean scampanellanti e distorsioni estremamente potenti.
Come detto in apertura, mentre la EL34 si dimostra un amplificatore con una certa continuità sonora riscontrabile in entrambi i canali, la variante 6L6 divide la propria indole in due lati molto diversi tra loro.

Il canale clean della 6L6 punta a prodursi in quel sound leggermente svuotato sulle medie frequenze che ha reso famoso un certo lignaggio dell’amplificazione made in USA. Ciò si traduce anche in un’ottima risposta percussiva, ed in una prominente cristallinità delle altissime frequenze. Anche in questo caso – ed i 50watt di potenza giocano sicuramente un ruolo cruciale – il canale clean è un’ottima base di partenza per chi ama utilizzare degli effetti a pedale. Spingendo il suo unico controllo di volume, questo canale si produce in una buona imitazione di quel sound volutamente imballato e grezzo che molti chitarristi cercano in amplificatori di “stampo Blackface”.
Blues, pop, funk e rock, sono sicuramente i generi di riferimento di questo “lato” della variante 6L6.

Passando al canale distorto, le cose cambiano notevolmente. Fin da subito ci si accorge infatti che il canale drive della St. James 6L6 è dotato di un quantitativo di gain molto più ingente della sorella EL34. Anche con settaggi di gain poco generosi, siamo comunque messi di fronte a sonorità molto più aggressive di quanto ci si potrebbe aspettare. Il tasso di distorsione della St. James 6L6 copre fondamentalmente ogni necessità, anche quelle di chi vuole cimentarsi in generi estremi. A questo proposito, il voicing aggiuntivo del canale drive (attivabile anche da footswitch) permette di virare da sonorità più compresse ad altre più slegate. Coloro che vanno cercando un buon “chug” sulle corde più gravi non resteranno delusi. I 50watt a disposizione dell’amplificatore permettono (pur sempre con qualche limitazione) di ottenere buoni risultati anche in generi come stoner e doom, per i quali è fondamentale la capacità di non scomporsi eccessivamente di fronte all’uso di accordature molto basse, così come di fuzz o distorsori molto carichi.

CONCLUSIONI
Niente è rivoluzionario nei nuovi St. James, eppure tutto sembra nuovo. Sì, perché andando ad unire il meglio di più mondi – quello analogico e quello del modeling digitale – Blackstar riesce in ciò che a molti altri sfugge da troppo tempo: l’equilibrio.

Nel corso degli ultimi 15/20 anni abbiamo assistito ad una frenetica corsa verso wattaggi sempre più contenuti. Dopo l’arrivo della pandemia quest’ultimi sembravano essere destinati al ridursi definitivamente in un nonnulla, ma non è ancora detta l’ultima parola...
Con la serie St. James, Blackstar potrebbe aver trovato il giusto modo di coniugare quelle caratteristiche che continuano ad attrarre la maggior parte dei chitarristi, come ad esempio la risposta di un amplificatore valvolare fatto lavorare al giusto regime, e la flessibilità offerta da strumenti come reactive load box ed attenuatori. E’ indispensabile porre il giusto accento su quanto fondamentale sia la presenza della tecnologia Cab Rig in questi nuovi St. James Simulator: non certo per sminuire il suono degli amplificatori “al naturale”, ma piuttosto per sottolineare quanto proprio il suono di questi 50watt possa vivere di vita nuova grazie alla combinazione con il suo comparto digitale.
A conti fatti, inoltre, ci si trova di fronte ad amplificatori valvolari i quali, al costo di € 1200,00 circa, consentono di aggiungere al proprio rig anche strumenti - come una Inductive Load Box - solitamente venduti a cifre non certo irrisorie.
È vero, Cab Rig Simulator e app Architect al momento non consentono la gestione di IR esterne, ma si tratta di una scelta ponderata da parte di Blackstar, volta anche al migliorare ed enfatizzare il proprio comparto digitale.

IN BREVE
Potenti e versatili, ma comunque molto leggeri da trasportare e ciò potrebbe bastare per molti chitarristi. Si aggiungano una scheda USB ed una Inductive Load Box di bordo e non si faticherà a comprendere come i €1.199,00 richiesti da un St. James siano un prezzo adeguato al tasso tecnologico presente in questi amplificatori.
Blackstar cerca di coniugare la flessibilità del mondo digitale con la tecnologia valvolare della tradizione e pare proprio di riuscirci con successo.

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1. Controlli - Equalizzatore a tre bande (bassi, medi, alti) condiviso da entrambi i canali messi a disposizione dal Blackstar St. James. Malgrado possa sfuggire a una rapida occhiata, ogni canale dell’amplificatore ha ricevuto un “trattamento” specifico per quanto riguarda la sezione EQ. Sia che si tratti della versione EL34, sia che si parli della 6L6, canale clean e canale crunch hanno un EQ che reagisce in maniera diversa a seconda del canale selezionato, così da poter influire in maniera specifica e mirata sul voicing che Blackstar ha voluto attribuire ai canali dei vari amplificatori.

2. Attenuatore/Load Box – 50watt nel 2022 sono un’immensità, ma possono essere gestiti in maniera molto più semplice se coadiuvati da un attenuatore o da una Load Box. La serie St. James incorpora entrambe le tecnologie all’interno di un amplificatore compatto.
In poche parole: il Cab Rig Simulator consente di sfruttare a pieno 50watt in modalità completamente Silent, suonando in cuffia o dirigendo il segnale alla scheda audio che si possiede. In alternativa è possibile addirittura sfruttare l’amplificatore stesso come scheda audio USB...

3. Boost/Voice – Avere un boost richiamabile via footswitch è sempre molto utile (come sul St. James EL34), ma non è da meno un voicing secondario come accade nella versione 6L6. Per entrambi si parla di funzioni che espandono efficacemente la malleabilità degli amplificatori in base alle situazioni musicali in cui vanno a collocarsi.

4. Cab Rig Output – Le simulazioni di cassa del Cab Rib Simulator possono essere sfruttate sia tramite uscita XLR, sia tramite cavo jack di tipo standard. Tre preset studiati con l’app Architect sono richiamabili direttamente dall’amplificatore tramite il toggle-switch Cab Rig2.

5. USB – Tutti gli amplificatori della serie St. James sono dotati di connessione USB, la quale non serve soltanto ad interfacciarsi con l’app Blackstar Architect, ma può essere utilizzata anche per sfruttare l’amplificatore stesso come una vera e propria scheda audio.

St. James Combo
La nuova linea di amplificatori St. James comprende anche due versioni combo: a peculiarità tecniche analoghe alle versioni “testata”, si aggiunge un cono da 12” Celestion G12Z-70 Zephyr.


Specifiche tecniche
Potenza: 50Watt
Valvole: Pre ECC83 Finale EL34/6L6
Attenuatore: 50watt/2watt
Controlli: Ch1 Volume, Ch2 Volume, Ch2 Gain, Master Volume, EQ a tre bande, Reverb,
Connessioni: FX Loop, Aux In, Headphone Out, Direct Out, USB, Power Amp In, Midi (solo sulle versioni 100Watt e 200Watt)
Software: Blackstar Architect App
Accessori: Footswitch (incluso)


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