NELS CLINE e l'arte del liberare i suoni

di Francesco Sicheri
01 aprile 2025

intervista

Nels Cline
Nels Cline
Consentrik Quartet
Difficile incasellare Nels Cline. Da oltre quarant’anni, la sua chitarra si muove con naturalezza tra avanguardia, jazz, rock sperimentale e improvvisazione radicale. Dai Wilco ai suoi progetti solisti, passando per collaborazioni con artisti come Mike Watt, Julian Lage e Yoko Ono, il musicista statunitense ha saputo costruire un linguaggio che rifiuta etichette, ma accoglie ogni stimolo possibile.

Con Consentrik Quartet, il suo nuovo album, Nels Cline apre un nuovo capitolo: un progetto che lo vede al fianco di Ingrid Laubrock al sax, Chris Lightcap al contrabbasso e Tom Rainey alla batteria. Una formazione jazz, certo, ma con un suono ed atmosfere che sfuggono alle definizioni. Tra interplay raffinato, libertà improvvisativa e strutture che si aprono e si richiudono come organismi viventi, il disco rappresenta il ritorno a un’estetica più essenziale, quasi cameristica, ma con l’energia e l’urgenza tipiche dello stesso chitarrista losangelino, classe 1956.
Abbiamo raggiunto Cline per parlare di questo nuovo lavoro, di cosa significhi per lui oggi essere un chitarrista e di quel difficile equilibrio tra libertà creativa e consapevolezza tecnica.

Per prima cosa, come stai? Come va la vita? Perché, sai, tendiamo a dare tutto questo per scontato ma così non dovrebbe...

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