Ancora Black l'Anima dei Sabbath
GuitarClub Marzo 1988
di Federico Ballanti
01 marzo 1988

intervista
Black Sabbath
Tony Iommi
Una volta Tony Iommi era semplicemente il chitarrista dei Black Sabbath.
Era l'autore di mostruosi, oscuri e ciclopici wall of chords, autentiche muraglie nere che crearono il mito dei Sabbath, quei black-metal che oggi ha trovato nuovi cultori e nuovi proseliti.
Oggi Tony Iommi è più "chiaro", più veloce e più spigliato in fase solistica (il gran rimprovero degli anni dei primi Sabbath era proprio quello della sua scarsità solistica, che si scontrava con la celebrazione del mito del solista incarnato dai vari Hendrix, Clapton, Beck e Page, per non dimenticare Alvin Lee o Carlos Santana, eroi di quel tempo).
Ecco come il chitarrista, appena tornato con i suoi Black Sabbath al disco e alle tournée (il disco che consigliamo agli amanti dell'hard rock, è veramente un gran lavoro: il titolo è Eternal Idol) gudica il suo modo attuake e passato di suonare.
...
l'articolo continua...
Era l'autore di mostruosi, oscuri e ciclopici wall of chords, autentiche muraglie nere che crearono il mito dei Sabbath, quei black-metal che oggi ha trovato nuovi cultori e nuovi proseliti.
Oggi Tony Iommi è più "chiaro", più veloce e più spigliato in fase solistica (il gran rimprovero degli anni dei primi Sabbath era proprio quello della sua scarsità solistica, che si scontrava con la celebrazione del mito del solista incarnato dai vari Hendrix, Clapton, Beck e Page, per non dimenticare Alvin Lee o Carlos Santana, eroi di quel tempo).
Ecco come il chitarrista, appena tornato con i suoi Black Sabbath al disco e alle tournée (il disco che consigliamo agli amanti dell'hard rock, è veramente un gran lavoro: il titolo è Eternal Idol) gudica il suo modo attuake e passato di suonare.
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