Pete Townshend & Who Reunion

GuitarClub Dicembre 1989
di Daniela
01 dicembre 1989

intervista

Who
Pete Townshend
I tre piccoli delinquenti di Stephen's Bush, uno dei quartieri meno raccomandabili di Londra, sono saliti per l'ennesima volta sul loro Magic Bus e, accordati gli strumenti, partiti alla volta dell'America. Otto anni dopo l'ultimo, memorabile tour che, negli intenti della band (Pete in testa), doveva scrivere la parola fine ad una carriera iniziata nel lontano 1964 sulle note rabbiose di "The Kids Are Alright".
Dovevamo dire di no a chi, per forza, vuole darci quasi un milione di dollari per ogni concerto?
Mai dire mai, e i membri dell'esclusivo club chiamato Who, (il quarto è da dieci anni nelle mani di Dio), non hanno saputo resistere al richiamo della musica, della folla, dei dollari. Un bagno di folla, oltre 90 milioni di dollari e una febbre che ha contagiato ogni buon ragazzo americano dai 15 ai 40 anni e più. E la musica? Anche quella, soprattutto quella se si vuol dar retta alle affermazioni di Pete: "Festeggiamo il 25° anniversario proprio quest'anno. Potevamo non accontentare i nostri fans? Perché non suonare ancora una volta "My Generation" e "Won't Get Fooled Again"? Ma poi, senza peli sulla lingua come è sua buona abitudine, sorride e aggiunge: "Dovevamo...

l'articolo continua...

Sei già registrato?
accedi per leggere l'articolo completo

Podcast

Album del mese

Dave Lory
Jeff Buckley
Il castello editore

Da Hallelujah A The Last Goodbye di Dave Lory è il titolo della biografia dedicata a Jeff Buckley, in uscita per la prima volta in...