SHEERAN LOOPER Looper X
di Francesco Sicheri
02 novembre 2024
test
SHEERAN HEADRUSH
Lopper X
looper
Il Looper X è quanto di più vicino al looper che Sheeran ha usato per anni on stage. Realizzato in partnership con Headrush, il Looper X è il massimo che il mercato può offrire in quanto a loop station. Riportare la firma del cantautore britannico non è un orpello commerciale, ma è sinonimo di predilezione per la performance e per l’estrema intuitività d’uso.
Il Looper X firmato da Ed Sheeran, e realizzato con la partnership tecnica di Headrush, rappresenta l’apice della ricerca e dello sviluppo nell’ambito delle loop station con un focus specifico per il settore chitarristico. Fin dal momento del suo lancio sul mercato, la serie di pedali looper realizzata sulle specifiche di Sheeran ha conquistato una reputazione di eccellenza grazie ad un comparto tecnico centrato (senza compromessi) sul risultato di una performance, tanto che è impossibile ignorare il fatto che lo stesso Looper X, così come il più compatto Looper + siano stati disegnati specificamente per i musicisti professionisti, offrendo prestazioni di alto livello sia nei contesti live, sia in studio di registrazione.
Pensato per soddisfare le esigenze del musicista che ricerca il controllo completo e una flessibilità senza compromessi di una performance, il Looper X...
l'articolo continua...
Il Looper X firmato da Ed Sheeran, e realizzato con la partnership tecnica di Headrush, rappresenta l’apice della ricerca e dello sviluppo nell’ambito delle loop station con un focus specifico per il settore chitarristico. Fin dal momento del suo lancio sul mercato, la serie di pedali looper realizzata sulle specifiche di Sheeran ha conquistato una reputazione di eccellenza grazie ad un comparto tecnico centrato (senza compromessi) sul risultato di una performance, tanto che è impossibile ignorare il fatto che lo stesso Looper X, così come il più compatto Looper + siano stati disegnati specificamente per i musicisti professionisti, offrendo prestazioni di alto livello sia nei contesti live, sia in studio di registrazione.
Pensato per soddisfare le esigenze del musicista che ricerca il controllo completo e una flessibilità senza compromessi di una performance, il Looper X...
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si rivolge soprattutto a chiunque abbia necessità di creare e gestire arrangiamenti dinamici e stratificati in tempo reale.
Rispetto al Looper +, il Looper X porta l’esperienza ad un nuovo livello di completezza e, laddove la versione Plus è stata apprezzata per la sua semplicità d’uso, adatta a chi non fa della loop station il centro del proprio setup, il Looper X si distingue per un insieme di funzioni pensate espressamente per non lasciare al caso alcun aspetto della gestione di un loop.
Sullo scorso numero di aprile del nostro magazine abbiamo esplorato nel dettaglio il piccolo Sheeran Looper + dunque, nelle righe che seguono, ci concentreremo sulle principali differenze che separano le due versioni, evidenziando i vantaggi-chiave del sofisticato Looper X e cercando di individuare i motivi per cui potrebbe essere la scelta ideale per il musicista che richiede il massimo da ogni performance.
COSTRUZIONE
Se mettendo alla prova il Looper + si rimane sorpresi dalla compattezza e dalla solidità, con il Looper X le cose si fanno ancora più concrete. 7.3kg di peso per un ingombro totale che supera i 70cm di larghezza, la versione X dello Sheeran Looper dà l’impressione di essere a prova di proiettile. La scocca del Looper ricorda esattamente quella di svariati prodotti Headrush, e l’interfaccia generale prende quanto realizzato per il Looper + andando poi ad ampliarne ogni aspetto. A tutti gli effetti la versione X è un’espansione del concetto mostrato con il Looper +, e la dimostrazione più lampante sono i quattro footswitch dedicati alle 4 tracce separate che possono essere gestite dal Looper. Sul Looper X ritornano ovviamente i due footswitch separati per Play/Rec e Stop, e si aggiungono infine due ulteriori footswitch dedicati alla selezione della modalità d’uso e alle funzioni di editing delle tracce in tempo reale.
Il comparto controlli si completa con quattro manopole dedicate al volume di ogni singola traccia, e tre manopole volume divise in Main, Cuffie e Aux. Infine, ma certo non per importanza, il layout del Looper X fa leva su un display touchscreen da 7” tramite il quale è possibile accedere a tutte le funzioni del sistema, ma - soprattutto - tramite il quale poter controllare ogni sfumatura del routing, dell’archiviazione e dell’editing dei loop. Una menzione d’onore va riservata all’inclinazione dello chassis del Looper X che, con una forma “slant” ed una pendenza di 15°, offre il controllo visivo molto diretto di ogni funzione anche sotto condizioni di luce non favorevoli. I footswitch, fiore all’occhiello della costruzione degli Sheeran Looper, sono estremamente soddisfacenti da utilizzare, e non solo offrono un controllo accurato delle varie funzioni associate, ma garantiscono anche un feedback tattile capace di trasmettere sicurezza e grande solidità. Un’ulteriore menzione va al sistema di feedback luminoso di cui il Looper X è dotato. Ad ogni footswitch sono associati dei led colorati che permettono di avere una panoramica molto chiara dell’andamento delle funzioni attivate, così come della collocazione degli elementi in uso.
PANNELLO POSTERIORE
Il Looper X offre 4 input XLR/jack 1/4” e ben 4 diversi output divisi in: 2 XLR bilanciati, 2 jack 1/4” e 1 jack 1/4” per l’uscita dedicata alle cuffie. Così come obbligatorio per un dispositivo di questa tipologia, il Looper X è dotato di connettività midi, di uno slot per una scheda di memoria SD destinabile ad archiviazione e registrazione, e di doppia connettività USB in formato A-B.
LOOPER MODES
Venendo al cuore pulsante del Looper X è bene menzionare subito le grandi differenze che lo separano dalla variante più compatta. Anzitutto dalle 2 tracce messe a disposizione dal Looper + si passa 4 tracce separate, gestibili autonomamente da footswitch dedicati, e dotate di controlli di volume indipendenti. Ogni traccia può essere gestita senza un limite massimo di registrazione, e questo garantisce al Looper X di porsi come una sorta di banco da registrazione in formato pedalboard. Le funzionalità di editing a disposizione sono molte e, grazie ai quattro Loop Mode di corredo, le possibilità d’impiego del Looper diventano pressoché infinite.
Riguardo alle diverse modalità di impiego del Looper X, esse si rifanno al Looper +, naturalmente con le debite differenze: l’aggiunta di un footswitch dedicato al cambio di modalità in tempo reale e la scelta di un display dalle dimensioni molto più importanti (7” contro i 1,8”) che permette il dettagliato controllo di ogni funzione e modalità impiegate.
Per chiunque abbia avuto modo di usare il Looper + la versione X non presenterà alcun problema nel personalizzare l’esperienza d’uso, che in questo caso si dimostra talmente profonda al punto da rendere pressoché impossibile non incontrare una via per inserire questo tipo di device nel proprio setup.
Nel caso del Looper X l’ecosistema d’uso ruota attorno a 5 Looper Modes che permettono di cambiare radicalmente la gestione dei loop all’interno del sistema. La prima modalità, Multi, è pensata per gestire quattro tracce di looping settate sulla stessa durata massima. Le quattro tracce sono gestibili indipendentemente tramite i footswitch, ma la durata del primo loop registrato sulla traccia 1 determinerà obbligatoriamente anche la durata di tutto ciò che si potrà sovraincidere sulle restanti tracce. È quella modalità che Sheeran ha reso famosa durante i suoi show dal vivo.
La seconda modalità è chiamata Sync ed in questo caso si possono gestire quattro tracce dalla durata totale diversa, ma la traccia numero 1 anche in questo caso determinerà la durata delle altre. Per fare un esempio, se sulla traccia numero 1 registreremo 4 battute, le tracce numero 2, 3 e 4 potranno essere composte esclusivamente da multipli o sottomultipli di quelle 4 battute (pertanto 2, 8, 12 ecc.), ed andranno automaticamente in sincrono l’una con l’altra. La durata delle tracce 2, 3 e 4 può quindi essere diversa da quella della traccia 1, ma la suddivisione (necessaria al sincrono) andrà determinata da quanto registrato sul primo loop della prima traccia.
La terza modalità è chiamata Song, e permette di gestire 4 tracce indipendenti (nella durata e nella gestione) che possono essere sfruttate per ricreare diverse sezioni di un brano (intro, verso, bridge e ritornello ad esempio).
La quarta modalità è quella denominata Band, ed offre una combinazione delle modalità Sync e Song. In questo caso, la traccia numero 1 può essere sfruttata indipendentemente, mentre le altre tracce lavorano come sezioni di un brano che possono essere riprodotte sopra la traccia principale. È una modalità utile per creare brani che abbiano un tappeto sonoro costante sopra il quale andare a posizionare sezioni separate di materiale suonato.
Infine la modalità Free che, così come dice il nome, offre completa libertà d’uso. Le quattro tracce non sono sincronizzate e possono essere usate come quattro pedali looper completamente indipendenti.
ESPERIENZA D’USO
Difficile non lasciarsi attrarre dal concetto base dietro una loop station, strumento creativo che nel caso degli Sheeran Looper prende dei connotati molto seri. Con il Looper X, nello specifico, il looping si fa completo di qualsiasi elemento, a partire dalla possibilità di gestione delle tracce con elementi visivi come i led colorati ed il mixer on-board accessibile via touchscreen. Se a questo si aggiunge la possibilità di personalizzare il routing delle quattro tracce, di assegnare effetti on-board pre e post per ogni singola traccia, così come la capacità sfruttare il Looper X come studio di registrazione con la propria DAW via usb, è difficile immaginare quali altre soluzioni offra il mercato.
Tutto si riduce, infine, al grado di priorità che il looping ha all’interno del proprio sistema d’uso. Per un divertimento occasionale il Looper + è senza dubbio la versione più adeguata, seppure il Looper X - con il suo layout più ampio - si riveli molto più intuitivo da utilizzare. Con la versione maggiore dello Sheeran Looper non c’è una funzione che non sia accessibile facilmente via footswitch, e per di più senza necessità di troppi tap prolungati o combinazioni da memorizzare. Il vantaggio delle dimensioni più consistenti è innegabile e a giovarne all’istante è la gestione delle funzioni: facile, immediata e a dir poco intuitiva. Certo, peso e dimensioni hanno i loro contro nel caso in cui il Looper X vada ad aggiungersi ad una pedalboard oppure a un setup già esistente, ma accettare il compromesso, in questo caso diviene fondamentale.
Ultimo elemento da prendere in considerazione è sicuramente il prezzo. Se €1390,00 sono una cifra alla quale si è disposti ad accedere pur di soddisfare le proprie necessità in fatto di looping, allora è chiaro che non esiste un’alternativa migliore dello Sheeran Looper X.
Si tratta di un prodotto di fascia alta, dotato di ogni caratteristica tecnica un chitarrista possa desiderare nel 2024 quando si parla di gestione di loop e di performance sul palco. In maniera quasi miracolosa il sistema sviluppato in collaborazione con Headrush riesce nell’impresa di fornire un comparto tecnico da capogiro, gestito da un sistema operativo che porta a focalizzarsi maggiormente sul risultato finale anziché sul perdersi nei meandri delle possibilità tecnico-tecnologiche. Anche soltanto questo aspetto potrebbe valere la cifra richiesta all’acquisto.
Se il compatto Sheeran Looper + vi ha convinto ma non soddisfatto del tutto, il Looper X non farà altro che riempire ogni possibile vuoto lasciato dalla controparte minore. Una vera e propria macchina creativa nella forma più intuitiva ed accessibile. La qualità però ha un prezzo e, nel caso del Looper X, potrebbe non essere per tutti.
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