James Earl il bassista di Stanley Clarke
di Paolo Sburlati
03 luglio 1989

intervista
James Earl
Parliamo di James Earl, il bassista del gruppo di Stanley Clarke. Sì, perché Clarke quando suona con il suo gruppo desidera un bassista con il quale dialogare... bassisticamente. Li ho visti suonare insieme a Torino anni fa, ed ora non riconosco più James con i capelli sempre più corti.
E' un buon bassista ed ha una velocità notevole sullo strumento, dialoga bene con un asso come Stanley e riesce veramente a stargli dietro. Sono molto amici lui e Stanley anche fuori dal palco; sullo stage invece eseguono veri e propri duelli di basso.
James usa un cinque corde di tuto rispetto, un Warwick, ed è proprio allo stand di questa dinamica azienda che ho l'opportunità di intervistarlo.
Come ti seri trovato coinvolto nel mondo della musica?
Ho cominciato a suonare la chitarra classica quando ero molto giovane. Poi a scuola ho trovato alcuni amici che avevano messo su un gruppo, ma non avevano più il bassista. Era un gruppo locale abbastanza rinomato nel nostro piccolo giro. Ero un ragazzino e non sapevo cosa fosse un basso. Così il mio amico mi diede un basso e mi disse "tieni, suona con quel gruppo". Non appena lo presi in mano mi innamorai...
l'articolo continua...
E' un buon bassista ed ha una velocità notevole sullo strumento, dialoga bene con un asso come Stanley e riesce veramente a stargli dietro. Sono molto amici lui e Stanley anche fuori dal palco; sullo stage invece eseguono veri e propri duelli di basso.
James usa un cinque corde di tuto rispetto, un Warwick, ed è proprio allo stand di questa dinamica azienda che ho l'opportunità di intervistarlo.
Come ti seri trovato coinvolto nel mondo della musica?
Ho cominciato a suonare la chitarra classica quando ero molto giovane. Poi a scuola ho trovato alcuni amici che avevano messo su un gruppo, ma non avevano più il bassista. Era un gruppo locale abbastanza rinomato nel nostro piccolo giro. Ero un ragazzino e non sapevo cosa fosse un basso. Così il mio amico mi diede un basso e mi disse "tieni, suona con quel gruppo". Non appena lo presi in mano mi innamorai...
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