DIEGO GERACI The Guitar Album volume #1
recensione
Primo album di Geraci interamente strumentale (peraltro valente vocalist), egli lo ha pensato con una precisa idea in mente: “fare un disco strumentale con il sapore di quelli che si facevano negli anni Cinquanta/Sessanta, dedicati al grande pubblico, dunque non ai virtuosismi, ma fruibile ai più…” – ha dichiarato l’artista siciliano trapiantato ad Ivrea (Torino).
L’anno di pausa-forzata dovuto alla chiusura dei club della Penisola, ha concesso a Geraci il tempo necessario a un intenso ascolto di musica strumentale, soprattutto quella finalizzata alla melodia e non al mero chitarrismo: “ho scelto alcuni dei temi che prediligo, che mi rimangono incollati in testa per giorni, e li ho risuonati a modo mio, con l’idea che potessero essere una sorta di tributo a quei chitarristi che adoro, tra cui Chet Atkins, Merle Travis e Les Paul”. Totale il rispetto di Geraci verso i suoi guitar heroes e la struttura dei brani presi a riferimento, tuttavia i suoi peculiari tocco,...
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