ADRENALINE RUSH Soul Survivor

di Susy Marinelli
06 luglio 2017

recensione

ADRENALINE RUSH
Soul Survivor
Frontiers Records
Se amate il rock melodico anni Ottanta, ben eseguito ma senza velleità virtuosistiche, condito da voci femminili graffianti e sinuose, allora Soul Survivor, il secondo lavoro discografico degli svedesi Adrenaline Rush, è quello che fa per voi. È un album senza troppe pretese, votato al puro intrattenimento, ma comunque di buona fattura, a partire dalla produzione affidata a Erik Martensson (Eclipse), che ne ha composto anche alcuni brani e ne ha curato il mastering. Punto focale dell’album è ovviamente la performance della leader del gruppo, la bionda Tave Wanning, che ha sollevato più di qualche perplessità per il vocal grintoso ma a tratti poco incisivo.

Probabilmente la Wanning non avrà il carisma di Ann Wilson o di Lita Ford, ma conta comunque parecchi estimatori ed alla fine riesce a tenere in equilibrio Soul Survivor, altrimenti destinato a naufragare in un eccesso di ricami ed arpeggi di chitarra elettrica. Annunciato alcune settimane prima della pubblicazione come più dark e più hard del precedente self debut, Soul Survivor è piuttosto una chiara conferma dello stile e delle intenzioni della formazione composta oltre che da Tave dall'ottimo Sam Soderlindh (che ha sostituito Ludvig alla chitarra solista), Alexander...

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Hagman, (guitar e vocal), Joel Fox (che ha sostituito Soufian al basso e vocal), e Marcus Johansson (drum).

I dodici pezzi inclusi, più la versione acustica di Soul Survivor inserita come bonus track nella digital version, hanno una struttura fondamentalmente semplice, ben definita, un sound pulito, una positiva prova strumentistica da parte di tutti i membri della band, in particolare Sam Soderlindh che si distingue per riff creativi e stimolanti. Si parte con Adrenaline e Love Like Poison, primo singolo estratto, per continuare poi con il ritmo convincente di Break the Chains e l'orecchiabile My Life, quindi con Wild Side, l'immancabile ballad dove tutto l'ensemble si impegna a dare il massimo. Grande energia e tanto rock corposo con Shock Me in attesa del gran finale di Crash.
Soul Survivor non è un album da inserire negli annali della storia del rock, ma è di sicuro una prova di competenza e volontà da parte degli Adrenaline Rush.

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