CAROLYN WONDERLAND "Truth Is"
di Dario Guardino
01 settembre 2025

recensione
Carolyn Wonderland
Truth Is
Alligator Records
Texana, classe 1972, Carolyn Wonderland ha militato per un lustro negli Heartbreakers: l’unica chitarrista donna della band di John Mayall, succeduta alle leggende che l’hanno preceduta... Eric Clapton, Peter Greene e Walter Trout, giusto per fare nomi. Ebbene, Truth Is è il nuovo album che la Wonderland dedica ai suoi mentori – John Mayall per l’appunto e Gene Taylor – proprio loro, che “mi hanno cambiata in meglio e mi mancano molto...”, ha rivelato.
Considerabile come follow-up del precedente Tempting Fate (2021) in quanto a cifra artistica, disinvoltura e habitat affrontato (il blues nelle sue diverse nuance), Truth Is vede la Wonderland attorniata da una lineup invariata: più precisamente, Naj Conklin al basso, Giovanni Carnuccio alla batteria e Dave Alvin alla chitarra ritmica, nonché produttore dell’album.
Sono dieci le tracce che costituiscono l’ossatura di Truth Is (tra cui le due cover Orange Juice Blues firmata Richard Manuel e Wishful Thinking, firmata Greg Wood ed Eddie Hawkins), per una tracklist che spazia dal country del brano di apertura, Sooner Or Later, al soul decisamente sixties di Let’s Play A Game; dalla rumba bluesy di It Should Take, al rock verace e sanguigno di Tattoos As His Talisman, per passare a Flowers...
l'articolo continua...
Considerabile come follow-up del precedente Tempting Fate (2021) in quanto a cifra artistica, disinvoltura e habitat affrontato (il blues nelle sue diverse nuance), Truth Is vede la Wonderland attorniata da una lineup invariata: più precisamente, Naj Conklin al basso, Giovanni Carnuccio alla batteria e Dave Alvin alla chitarra ritmica, nonché produttore dell’album.
Sono dieci le tracce che costituiscono l’ossatura di Truth Is (tra cui le due cover Orange Juice Blues firmata Richard Manuel e Wishful Thinking, firmata Greg Wood ed Eddie Hawkins), per una tracklist che spazia dal country del brano di apertura, Sooner Or Later, al soul decisamente sixties di Let’s Play A Game; dalla rumba bluesy di It Should Take, al rock verace e sanguigno di Tattoos As His Talisman, per passare a Flowers...
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In Bloom, una ballad così dolcemente anacronistica nel suo delicato e cadenzato swing, senza dimenticare Blues For Gene dedicato a Gene Taylor: un classico slow terzinato che non finirà mai per passare di moda e che va a chiudere questo album così coinvolgente e ben suonato.
La costante che accumuna questo viaggio nel blues e nei suoi affluenti è proprio il piglio della chitarrista texana, unito alla godibilità della fruizione della tracklist e, naturalmente, al suono in arrivo dalla (stupenda) Gibson Nighthawk Wine Red (con una coppia di P90) che la Wonderland imbraccia con passione e sentimento.
In definitiva, Truth Is mostra in maniera lampante l’attualità del blues, genere per i palati più fini e sensibili; la Wonderland riesce a coniugarne mirabilmente le variegate declinazioni, che si tratti di country, gospel, rock, il suo guitar playing ispirato sfocia in uno dei più bei suoni di chitarra ascoltati di recente.