ESP / LTD RZK-III RICHARD Z KRUSPE SIGNATURE

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Il brand nipponico realizza la RZK-III in due versioni: una firmata LTD, distinta da un prezzo competitivo, ed una versione lussuosa, firmata dal Custom Shop di ESP Guitars. Decisamente soddisfatto del risultato ottenuto, è lo stesso Kruspe a parlarci di come è nata la sua nuova signature.
Ciao Richard, è un piacere averti qui con noi.
Ciao ragazzi, il piacere è tutto mio. Grazie per avermi invitato.
Siamo qui per parlare della tua nuova LTD RZK-III Signature... Si dice che questa chitarra sia nata per il video di Freeze My Mind degli Emigrate, il tuo progetto parallelo ai Rammstein, è vero?
Sì, era il 2021. Per quel videoclip avevo in mente una chitarra nuova... Gli Emigrate sono un mio progetto [industrial metal, alternative rock] ed ero alla ricerca di una chitarra con un vibe che si potesse rifare agli...
l'articolo continua...
anni Settanta. A quel punto, il mio amico Stefan [Kuehn, Marketing & Artist Relations di Sound Service, distributore europeo dei marchi ESP/LTD] mi suggerisce di provare a imbracciare una Phoenix... Non avevo mai suonato chitarre con un aspetto simile, non avevo neanche mai provato una Gibson Firebird, per dirti, o appunto una ESP/LTD Phoenix. Normalmente quando provi una chitarra, la imbracci, ti siedi, e cominci a suonare un paio di accordi, poi passi a qualche linea melodica e prendi a familiarizzare fino ad osare sempre più: è così anche per me, ma con la Phoenix, la prima cosa che ho fatto è stata mettermi in piedi e imbracciarla come se fossi sul palco. E' una chitarra che ti trasmette subito la voglia di suonare rock, di muoverti mentre suoni, di divertirti e dare il massimo. E' una “rockin' out guitar” ed è estremamente confortevole da suonare e da indossare. Tutte queste sensazioni mi hanno portato a pensare seriamente alla progettazione di una nuova chitarra e così è nata l'idea di basarsi sullo shape della Phoenix per dare vita alla nuova ESP/LTD RZK-III.
Quello con la Phoenix è stato quindi una sorta di amore a prima vista...
Beh si può dire così ma in realtà, come accade spesso, una nuova forma del body porta a doversi adattare un po’ e, per quanto mi riguarda, specialmente quando suono da seduto, devo adattare la posizione del braccio destro rispetto a quando suono una chitarra con un body dalla forma più tradizionale. Si tratta più che altro di un diverso modo di relazionarsi con la chitarra: ognuna ha un suo carattere peculiare e trasmette sensazioni differenti. Un po' come un bacio: un bacio è sempre un bacio, ma ogni donna che baci ti trasmette sensazioni diverse! [ride]
Parliamo un po' delle scelte tecniche e del lavoro che hanno portato alla realizzazione della LTD RZK-III...
Ci sono cose che, affrontando la costruzione di un prototipo, vanno tenute in seria considerazione. Per esempio, la questione logistica: non si può pensare di far sviluppare venti prototipi diversi se non si hanno i laboratori e i liutai sotto casa... Spedire i prototipi avanti e indietro dal Giappone, dove le peculiarità tecniche suggerite vengono vagliate e realizzate dal Custom Shop, richiede tantissimo tempo, quasi un anno per ogni prototipo, e così, per certi versi ho preferito andare sul sicuro, optando per alcune scelte fatte per le mie precedenti chitarre signature: la costruzione neck-thru, la scelta dell'ontano per il corpo e del palissandro per la tastiera, i tasti in acciaio, le meccaniche Gotoh e i miei pickup Fishman RZK Signature.
Quando hai deciso di metterti a lavorare sul primo prototipo avevi già un'idea precisa riguardo all’imprinting del suono?
Anche se si è trattato di un lavoro che è andato sviluppandosi un po' alla volta, di base avevo le idee abbastanza chiare. Ci sono tantissime componenti che definiscono il sound di una chitarra e, in quanto ai legni, sapevo bene che le doti timbriche dell'ontano per il body, abbinate a quelle dell'acero per il manico e alla costruzione neck-thru, mi avrebbero restituito un suono dall'attacco preciso e veloce con un sustain molto importante. Al tempo stesso, sapevo che le tipicità dei miei pickup si sarebbero integrate molto bene con questo tipo di configurazione. Durante il processo di sviluppo mi sono anche reso conto che la chitarra aveva un gran punch. E' stata una bella sorpresa, e mi ha portato a pensare all'hardware e a tutto il resto. Insomma, avevo le idee abbastanza chiare ma ci sono state delle belle sorprese in corso d’opera.
Tra gli elementi distintivi della LTD RZK-III c’è il ponte, ce ne parli?
L’elemento distintivo non è tanto il fatto di essere un Tone Pros Tune-O-Matic con il tailpiece, ma il come è stato scelto e montato. Io sono abituato al Floyd Rose, non proprio perché sia un fanatico della leva, anzi, spesso non la uso, ma per due cose in particolare: l'attacco molto veloce che consegna al suono, specialmente con la chitarra combinata ad amplificatori valvolari, e la distintiva spaziatura delle corde che io trovo estremamente comoda. Di base, abbiamo realizzato tre chitarre-prototipo dotate di tre ponti diversi: una con il Floyd Rose, una con il ponte fisso e corde passanti (string-thru) e una con lo stop tail e, l'unico fattore che mi ha portato alla scelta, è stato il suono della chitarra. Ho chiesto di ascoltare il suono delle tre chitarre-prototipo senza voler conoscere come fossero equipaggiate e il ponte che ha vinto è stato questo T.O.M con tailpiece. Naturalmente, con questo tipo di ponte la distanza tra le corde, l'action e la sensazione nel suo complesso, sono totalmente differenti rispetto a un ponte Floyd Rose, quindi, abbiamo dovuto darci da fare parecchio per risolvere la questione. A quel punto, ho approfittato dell'esperienza di un amico qui a Berlino, e insieme abbiamo sperimentato vari modi per ottenere un compromesso in grado di rendere questo ponte il più compatibile possibile con le mie personali abitudini. In pratica, la soluzione è stata incassare il ponte [recessed] nel body. Il ponte risulta molto più comodo e mi fa sentire particolarmente a mio agio. Abbiamo quindi spedito la chitarra-prototipo in sede, in Giappone, dove tutto è stato messo a punto e rifinito.
Un processo che sicuramente ha tagliato di molto le tempistiche ma che al tempo stesso ha richiesto più lavoro da parte tua e gran dedizione da parte di ESP Guitars...
Di sicuro in questo modo siamo riusciti a velocizzare il processo, ma in realtà, il mio impegno è stato lo stesso delle volte precedenti. Ho già lavorato sulla ricerca di soluzioni alternative a problematiche di questo tipo e, se vogliamo, anche questo è parte dei compiti di un endorser... In tutti casi, il team di ESP è super cool. E’ un piacere poter lavorare accanto a professionisti così competenti e disponibili!
La tua LTD RZK-III Signature ha la tastiera in palissandro come le due versioni precedenti ma, a differenza della RZK-I e della RZK-II, in questo caso ci sono 22 tasti e non 24.
Esattamente. Abbiamo optato per 22 tasti soprattutto per una questione di equilibrio. La forma del body della Phoenix e la scala (25,5”) hanno portato a questa scelta. L'equilibrio dei pesi è molto importante, il famoso balance della chitarra, e a dire il vero, per come la vedo io, avere un paio di tasti in più non mi sembrava un elemento decisivo.
Il manico è realizzato con tre pezzi di acero: la sua sezione è esattamente quella delle Phoenix di serie?
Anche per il manico sono stato molto attento. Io sono un chitarrista particolarmente sensibile alla forma e alla dimensione del manico delle mie chitarre. Bastano pochi millimetri perché io mi accorga della differenza tra un manico e l'altro... e sono proprio quei pochi millimetri che possono fare la differenza tra una chitarra piacevole da suonare o meno. Per il manico di questa chitarra mi sono affidato alle supercollaudate misure della mia RZK-I preferita: l'ho impacchettata per bene e l'ho spedita in Giappone chiedendo espressamente che venisse riprodotto quel manico in tutti i suoi dettagli. Doveva essere assolutamente quello!
Le chitarre con costruzione neck-thru sono note per il sustain che sanno generare, ma anche per un suono un po’ carente in quanto a presenza: che ne dici?
E’ vero. Questo è un fattore che avevo preso in considerazione lavorando sulla mia RZK-I e, comparando i prototipi di allora, mi ero reso conto che impiegando il ponte Floyd Rose riuscivo a beneficiare dei vantaggi della costruzione neck-thru, quindi a ottenere un bel sustain, abbinato a un attacco del suono presente e veloce. Oggi le cose sono un po' diverse, la tecnologia è cambiata, gli amplificatori sono diversi e forse anch'io sono un po' cambiato... Quindi ho pensato al suono della RZK-III senza mettere in discussione il tipo di giunzione manico/body. Come dicevo, ho fatto il test sonoro comparando i tre tipi di ponte e il suono che mi è arrivato è stato più che sufficiente per decidere in favore di tale soluzione.
Sulla LTD RZK-III ci sono i tuoi Fishman RZK Signature nelle posizioni ponte/manico, ce ne parli?
Volentieri. Una delle ragioni che mi hanno portato a passare da EMG a Fishman è stata l'affidabilità del suono. Mi è accaduto spesso che il suono di un certo pickup passasse da “molto buono” a “decente” senza apparenti motivi; viceversa, con i pickup Fishman mi trovo ad avere sempre ed esattamente il suono peculiare del modello che utilizzo, senza variazioni inaspettate. I miei Fishman RZK Signature hanno una certa spinta sulle frequenze medio/alte, diciamo tra i 1.2kHz e i 3.3 kHz, e sono frequenze che mi consentono di far uscire molto bene il suono delle chitarre dal mix e che, probabilmente, io tendo a enfatizzare anche perché il mio udito comincia a perdere un po' di colpi! [ride] Sai, quando tua figlia ti chiede di abbassare il volume della tv è probabile che qualche problemino alle orecchie ci sia davvero! [ride] Quindi sì, il suono dei miei Fishman RZK ha una bella propensione ad essere presente, ma la cosa più importante, lo ripeto, per me è l'assoluta affidabilità del suono.
La tua LTD RZK-III è disponibile anche nella versione ESP ma in quel caso è equipaggiata di un pickup Sustainiac al manico...
Si, è un pickup Sustainiac sviluppato da ESP, una versione di quel peculiare sistema che si adatta alle mie esigenze in modo perfetto. Mi piace moltissimo avere a disposizione quel tipo di suono e di sustain... non lo uso molto nei live, ma lo trovo assai interessante in studio. Si tratta di una opzione di cui amo beneficiare, ma non credo siano tantissimi i chitarristi che avvertono il bisogno di avere questo tipo di pickup sulla chitarra. Ed ecco perché la versione LTD l'ho pensata senza il Sustainiac.
Sempre in tema di configurazione elettronica, la LTD RZK-III dispone anche di un bel KillSwitch...
Eh sì, anche qui c'è un po' da raccontare. E' un Killswitch piuttosto particolare... A livello timbrico il risultato è quello che i chitarristi della vecchia scuola ottenevano agendo sullo switch di una LP con il volume di uno dei pickup a zero, ma in questo caso il segnale viene interrotto proprio da quel bottone, senza bisogno di giocare con il volume. Nel caso della RZK-III, lo switch ha una doppia funzione: una più standard, all'Americana dico io, e una più vicina al mio feel, alla Tedesca, insomma. La differenza è questa: con la prima modalità il bottone interrompe il suono nel momento in cui viene premuto, mentre la seconda funziona al contrario, ovvero, il suono fuoriesce nel momento in cui il bottone viene premuto. Beh, è più facile da spiegare con le mani sulla chitarra piuttosto che a parole. Per me è molto più intuitivo utilizzare il Killswitch alla Tedesca: quando occorre, premo e il suono esce. In tutti casi, resta il fatto che questo switch concorre a plasmare il tuo suono. Una curiosità: mentre lavoravo sul progetto della RZK-III mi sono concentrato sull’individuare la posizione migliore del Killswitch mentre ero in studio, suonando da seduto; quando invece mi sono trovato sul palco, davanti a migliaia di fan, proprio sul più bello mi sono reso conto che non era facile da raggiungere. L'avevo posizionato troppo in avanti e usarlo con fluidità era un bel casino!!! Mi sono reso conto di quanto sia importante fare i test sul palco.
La chitarra stava per andare in produzione e ho dovuto bloccare tutto in fretta e furia per far cambiare la posizione del bottone. Ora è tutto a posto ma è stato proprio un cambiamento dell'ultimo minuto!
Come abbiamo detto, la tua LTD RZK-III Signature esiste anche in versione ESP, spieghiamo bene le cose?
La produzione degli strumenti firmati ESP è affidata al Custom Shop, quindi destinata a strumenti super-accessoriati, dotati finiture e dettagli peculiari e dal costo elevato. LTD è invece la produzione di serie, mirata a garantire agli strumenti gli elevati standard qualitativi del brand, contenendo però i costi finali.
La mia ESP RZK-III Signature, ad esempio, è la chitarra cucita sulle mie esigenze più personali sotto ogni profilo. Come dicevamo prima, a differenza della versione LTD, è equipaggiata del pickup Sustainiac al manico che trovo adatto alla costruzione del mio proprio sound ma che probabilmente non rappresenta la scelta più diffusa tra i chitarristi; la mia firma autografa e il mio logo sono lì davanti, mentre nella LTD sono sul retro e questo per il rispetto della personalità del chitarrista che la imbraccia per suonare la sua musica. Insomma, ho pensato alla LTD RZK-III come chitarra efficiente, affidabile, confortevole da suonare, e prima ancora che a una signature, ho pensato a una seicorde capace di soddisfare le esigenze di un vasto numero di chitarristi. Che, oltretutto, è la filosofia che distingue le due linee produttive del brand.
Quindi le ESP e LTD RZK-III saranno da ora le tue preferite sul palco?
Beh, in realtà ho già fatto metà del mio ultimo tour suonando con queste chitarre. Come dicevo, ogni chitarra che imbracci ti trasmette un certo tipo di feel e queste RZK-III sono delle vere bestie da palco, chitarre da rock duro e puro. Decisamente chitarre da fuoco e fiamme!
Dici che questa chitarra potrà influenzare il tuo modo di suonare e scrivere musica?
Assolutamente sì! A mio avviso tutte le chitarre ti influenzano in un modo o nell'altro. Ogni volta che ne imbracci una succede qualcosa; la relazione che si instaura tra musicista e chitarra è estremamente forte. Mi succede spessissimo che una chitarra mi porti a creare nuova musica e la RZK-III non fa eccezione ed anzi so che diventerà una magnifica macchina da riff!
Secondo te esiste la chitarra perfetta?
[L'espressione di Richard si fa seria e dopo un lungo e meditato silenzio risponde...] E' una domanda importante... sarebbe come dire se esiste la moglie perfetta! [ride] A parte gli scherzi, non credo si possa parlare di chitarra perfetta. Ho la fortuna di possedere parecchie chitarre, ovviamente alcune sono le mie preferite ma mi capita che le preferenze passino da una all'altra nel tempo... e poi, molto dipende anche da quello che devo suonare e da come mi sento in quel momento. In tutti i casi, quel che mi succede quando imbraccio una chitarra è molto intimo, qualcosa di magico: sento il legno vibrare insieme alle corde, succede qualcosa nel profondo che mi fa capire al volo se è la chitarra giusta per me in quel momento. Il rapporto con la chitarra è estremamente individuale, quindi penso che parlare di chitarra perfetta in generale, non sia possibile.
Ultima domanda: sei soddisfatto della tua LTD RZK-III?
Sono molto felice del risultato! E' una chitarra che certamente mi rispecchia molto, ma credo che al contempo possa dare gran soddisfazione a tanti altri musicisti. Qui a Berlino, un amico ed esperto liutaio l’ha provata e ne è stato entusiasta: “ben congegnata, ben riuscita. Una gran bella chitarra!” E colgo l’occasione per girare i complimenti a tutti i ragazzi di ESP/LTD...
LTD – RZK-III
Body shape: Phoenix – Costruzione: Neck-Thru – Corpo: Ontano – Finitura: Olympic White (Black Binding) – Scala: 25,5” – Manico: Acero (3 pezzi) Thin U – Tastiera: Palissandro – Radius: mm 350 – Tasti: 22 XJ Stainless Steel – Capotasto: molded, ampiezza mm 42 – Meccaniche: LTD Locking – Ponte: Recessed TonePros TOM & Tailpiece – Pickup: Fishman, RZK Neck (pull Volume/ Voice 3) + RZK Bridge (pull Volume/Voice 3) – Controlli: Volume (push/pull), Toggle Switch, KillSwitch, Mini Switch – Hardware: Chrome – Corde: D’Addario XL110-6 (010-046) – Custodia: ESP Phoenix Guitar Form Fit Case – Prezzo: Euro 2.599,00
ESP – RZK-III
Body shape: Phoenix – Costruzione: Neck-Thru – Corpo: Ontano – Finitura: Olympic White (Black Binding) – Manico: Acero (3 pezzi) Extra Thin U – Tastiera: Palissandro – Radius: mm 350 – Scala: 25,5” – Tasti: 22 XJ Stainless Steel – Capotasto: Osso, ampiezza mm 42 – Meccaniche: Gotoh – Ponte: Recessed TonePros TOM & Tailpiece – Pickup: ESP Sustainiac Driver Neck, Fishman RZK Bridge (pull Volume/Voice 3) – Controlli: Volume (push/pull), Toggle Switch, KillSwitch, 2x Mini Switch (Sustainiac) – Hardware: Chrome – Custodia: ESP Phoenix Guitar Form Fit Case – Prezzo: Euro 11.299,00
Richard Kruspe – Classe 1967, è co-fondatore dei Rammstein, la band teutonica che, nata a Berlino nel 1994, forgia una innovativa mescola di symphonic/gothic metal, groove ed elettronica, che li assurge a capostipiti di un vero e proprio genere. “Non volevamo imitare le band britanniche o americane, il punk o il funk...” – spiegava allora la band – “... ma ricercare il nostro stile ben sapendo cosa non voler fare!”
Coerenti con la loro storia e i loro intenti, Till Lindemann (vocal), Richard Kruspe (lead guitar), Paul Landers (rhythm guitar), Oliver Riedel (bass), Christoph Schneider (drum), Christian “Flake” Lorenz (key) – ovvero i Rammstein sin dalla fondazione – mantengono la barra dritta sulla rotta, riempiono gli stadi e si guadagnano classifiche e riconoscimenti.
Gli Emigrate sono il side-project di Kruspe messo in piedi nel 2005 a New York ma poi rilocato a Berlino. Il celebre chitarrista e cantante teutonico chiama a sé Arnaud Giroux (bass), Mikko Sirén (drum) e Sky van Hoff (bass/synth) e conia la sua personale e potente miscela di alternative metal e industrial rock, che sfocia ad oggi in quattro album che ben si inseriscono nelle classifiche.
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