FENDER Acoustasonic Standard Series

di Francesco Sicheri
01 giugno 2025

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Fender
Acoustasonic Standard Series
chitarre elettroacustiche

Fender traghetta la serie Acoustasonic in una fascia di prezzo mai esplorata prima. Chitarre proposte a un prezzo di listino inferiore ai 700 euro grazie alla produzione in Indonesia, le nuove Telecaster e Jazzmaster della serie Standard rappresentano un deciso passo verso l’accessibilità della fruizione.

Semplificando alcuni aspetti estetici e materiali rispetto alle versioni americane, le nuove Fender Acoustasonic made in Indonesia conservano l’impianto tecnico e progettuale che ha definito l’identità della serie sin dal suo debutto nel 2019. A spingere questa operazione è la volontà di democratizzare l’approccio a una chitarra moderna tra le più ambiziose: una piattaforma ibrida capace di cavalcare sia i registri della seicorde acustica che quelli dell’elettrica, e che consente al musicista di passare dalle timbriche folk tradizionali alle sonorità moderne destinate al palco amplificato, senza cambiare strumento.

COSTRUZIONE
Le Fender Acoustasonic Standard sono disponibili in due varianti – Telecaster e Jazzmaster – entrambe con corpo in nyatoh completamente camerato, ossia alleggerito tramite camere tonali interne che favoriscono la risonanza del suono e il contenimento del peso. La tavola armonica di entrambe le chitarre è realizzata in abete Sitka massello, rinforzata da un sistema di catenature che trae ispirazione dalla costruzione delle flat-top: segnale evidente che, malgrado...

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il posizionamento entry-level, Fender non rinuncia certo ai seri paradigmi del suono. Il manico, anch’esso in nyatoh, è avvitato al corpo e si presenta con un profilo Modern C e la tradizionale scala di 25.5”. Tastiera e ponte in palissandro, 22 tasti e un raggio di curvatura di 12”.

Le nuove Telecaster e Jazzmaster beneficiano delle rispettive ergonomie sviluppate per la serie Acoustasonic USA, con scassi e contour sagomati perché l’imbraccio sia confortevole anche per il chitarrista più giovane, di statura non elevata. Le differenze principali tra le due varianti si ritrovano nel design e nella gestione delle frequenze: la Telecaster, fedele alla forma single-cut (singola spalla mancante) punta su un’estetica sobria e asciutta, mentre la Jazzmaster, con la sua silhouette offset leggermente più grande, restituisce una risposta più presente sulle basse, garantendo al contempo l’accesso facilitato ai registri più alti grazie alla spalla mancante accentuata.

ELETTRONICA E PICKUP
Cuore del progetto Acoustasonic, l’elettronica ibrida delle nuove Standard è costituita da due elementi chiave:
• Pickup humbucker Shawbucker posizionato al ponte
• Trasduttore piezoelettrico Fishman posizionato sotto il ponte

Il tutto viene controllato da un sistema semplificato rispetto alle versioni americane: solo due potenziometri, Master Volume e Blend, con quest’ultimo che consente di fondere progressivamente le due fonti sonore (piezo e magnetico), oppure di selezionare una sola modalità. L’assenza di selettori rotativi o push/pull rende l’utilizzo intuitivo e immediato, pensato per chitarristi che necessitano del rapido controllo delle dinamiche.

Anche a fronte dell’assenza del selettore a cinque vie (e le conseguenti simulazioni timbriche che porta con sé) sui modelli standard, grazie alla combinazione dei due pickup e del controllo Blend, è possibile navigare attraverso un vasto range di sfumature timbriche. Voci ibride che mescolano la risonanza acustica naturale dello strumento, il pickup Shawbucker per una voce elettrica, e il piezo per un suono più hi-fi, le Acoustasonic Standard si tengono pronte a coprire un intero set del chitarrista senza cambio di strumento, senza passaggi obbligati per DI o switching complessi.

SOUND
La vera sorpresa delle Acoustasonic Standard è quanto riescano ad avvicinarsi al carattere delle sorelle statunitensi, pur con un prezzo inferiore di quasi due terzi. Il suono acustico, pur non avendo la complessità tridimensionale delle versioni USA, è convincente e pieno e ciò grazie al top in Sitka massello e alle camere tonali che contribuiscono a una proiezione efficace e naturale. Il piezo Fishman offre inoltre al suono una buona trasparenza, abbinata all’adeguata risposta alle dinamiche che rende le Acoustasonic adatte sia al fingerstyle che allo strumming più vigoroso.

Il pickup Shawbucker si rivela particolarmente utile nei contesti live, quando serve un suono elettrico con un output maggiore e minori problemi di feedback. Usato da solo, il Shawbucker restituisce un suono caldo e pieno, adatto a crunch blues e al rock più leggero. Combinandolo al piezo tramite il controllo Blend è possibile ottenere voci stratificate, perfette per i territori pop, indie e alternative.
La Telecaster ha un carattere più asciutto, con le medie in evidenza e un attacco veloce, ideale per i generi ritmici e funky, mentre la Jazzmaster offre una maggiore headroom e una gamma delle basse leggermente più presente, utile per il chitarrista che predilige linee più morbide e parti solistiche.

CONCLUSIONI
Con la serie Acoustasonic Standard, Fender firma una delle proposte ibride più convincenti e accessibili del mercato odierno. La produzione indonesiana permette di contenere i costi senza compromettere le caratteristiche strutturali e funzionali che hanno definito il successo della piattaforma Acoustasonic. A 649 euro, queste chitarre si posizionano come concreta alternativa alle proposte mid-range di altri brand presenti sul mercato, mirando all’affidabilità del progetto e all’identità estetica di un marchio che ha definito la storia della chitarra elettrica.

La semplicità operativa, la versatilità timbrica e il comfort da solid-body già sperimentato con le versioni americane, fanno delle Acoustasonic Standard indonesiane delle compagne ideali per il chitarrista moderno: che sia un professionista alla ricerca di un backup affidabile, o un appassionato intenzionato ad esplorare le potenzialità dell’ibrido acustico-elettrico.