KENNY WAYNE SHEPHERD "Dirt On My Diamonds Vol. 2"

di Dario Guardino
01 giugno 2025

recensione

Kenny Wayne Sheperd
Dirt On My Diamonds Vol. 2
Provogue Records
Può capitare che da un florido momento di ispirazione scaturisca materiale che non riesca ad essere contenuto in un solo album: “Quando ho iniziato a scrivere nuovi brani, mi sono accorto che stavano emergendo due identità separate. Avvertirete lo stesso spirito in entrambi gli album, ma l’intenzione, il sound e il groove, sono molto diversi. Abbiamo deciso di scaglionare le due uscite ma, di base, si tratta di un doppio album...” – Kenny Wayne Shepherd aveva utilizzato queste parole per presentare il progetto Dirt On My Diamonds ed infatti, a distanza di poco meno di un anno dall’uscita del Vol 1, ecco che fa seguito il Vol 2.

La ricetta è quella consolidata: stessa lineup, ottimi brani, interplay e groove a palate... e un carico di energia blues ancora maggiore. Anche lo studio di registrazione resta lo stesso: “la ragione per la quale siamo andati ai Fame Studios [Alabama] è stata quella di assorbire l’atmosfera di quella stanza...” ed il pathos che Dirt On My Diamonds Vol 2 emana si sente davvero.

L’album prende il via con I Got A Woman, un robusto rock-blues decisamente groovy, arricchito dagli interventi dell’organo Hammond e della sezione fiati che amalgama il tutto...

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come si conviene e, naturalmente, con un riff di Shepherd che, col suo piglio grintoso, si rende riconoscibile all’istante.

My Guitar Is Crying è l’unico momento dell’album in cui l’atmosfera torrida prende a rarefarsi. Si tratta di una suggestiva ballad che fonde mirabilmente i linguaggi pop, soul e country, in cui Shepherd, con la sua Stratocaster tra le mani, racconta con trasporto temi come perdita e tristezza, condendo il tutto con un assolo espressivo e carico di blues feeling.

Never Made It To Memphis inizialmente rimanda alle atmosfere tipiche di Tom Petty, per poi sfociare in un ritornello (...un potenziale singolo) che trasuda di country rock con linee vocali semplici ma ficcanti, poi si passa alle ultime tre tracce che rendono l’album ancora più variegato: infatti, se Watch You Go sfodera la chitarra di Shepherd fluida e graffiante al contempo, Pressure, è un blues contaminato da stilemi funk capace di smuovere gli animi, mentre She Loves My Automobile, unica cover dell’album, è l’interpretazione carica di pathos che Shepherd e la sua band fanno del celebre shuffle blues degli ZZ Top del 1979.

In definitiva, Dirt On My Diamonds Vol. 2 colpisce nel segno, per un amalgama più coeso rispetto al capitolo precedente, capace di restituire la profondità e la passione del blues, e l’autentica connessione che lega il celebre chitarrista della Louisiana a questo genere.

Il prossimo 27 luglio 2025 Kenny Wayne Shepherd (lead guitar, vocal) porterà Dirt On My Diamonds Vol 1 e Vol 2 sul palco del Tener-A-Mente Festival, nella suggestiva cornice dell’Anfiteatro Vittoriale (Gardone Riviera, Bs). Accanto a lui, Noah Hunt (lead vocal, rhythm guitar, percussion), Kevin McCormick (bass), Chris Layton (drum), Joe Krown (key) e Doug Woolverton (trumpet).