Two Notes Genome

Infatti, tra i prodotti che hanno messo Two Notes sul radar dei chitarristi sono state le loadbox della serie Torpedo, che garantivano un carico reattivo all’amplificatore, e contemporaneamente potevano caricare un numero sterminato di modelli fisici delle casse più famose e più usate. Alla linea Torpedo sono seguiti prodotti come l’Opus o la fortunatissima serie Captor, che nelle sue varie versioni rappresenta oggi lo standard per chi voglia una soluzione di attenuazione o una load box pura per portare il suono dell’amplificatore nel mixer o nel sistema di registrazione, ed elaborarlo poi con il software Wall Of Sound, che consente di caricare i cabinet virtuali DynIR di Two Notes, così come qualsiasi altra Impulse Response, e di gestirli con la stessa facilità con cui si...
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gestisce un normale plug-in di emulazione, grazie ad un’ottima interfaccia grafica.
Allo scorso Namm, Two Notes ha presentato Genome, un ecosistema potentissimo, che mette insieme tutta la tecnologia che l’azienda ha pazientemente costruito negli ultimi anni.
Genome è allo stesso tempo un emulatore di amplificatori, effetti, cabinet e microfoni, un IR loader, e con il suo Codex, diventa anche un player di profili, o “captures”, compatibile con i formati AI-based più diffusi, come i NAM (Neural Audio Modeler), gli AIDA-X e i Guitar ML. Oltre ai filmati introduttivi presenti nella sua homepage, vale la pena di dare un’occhiata all’ottimo video demo di Jamie Humphries che ha anche realizzato alcuni degli “Artist Presets” che trovate nel menù.
Dotato di un’interfaccia grafica elegante e moderna, Genome lascia intravedere una potenza davvero notevole. I modelli suonano molto bene, con una risposta dinamica di prim’ordine, e l’apertura agli sviluppatori esterni di cabinet e di captures assicura l’accesso ad una libreria di preset e di suoni praticamente infinita. Particolare non da poco, Genome è gratuito per tutti i possessori di hardware Two-Notes, e costa solo €79 per tutti gli altri utenti.
Perfetto? No, ovviamente, o per lo meno, non ancora; per ora è disponibile solo come plug-in VST3, AU e AAX; confidiamo che presto possa anche essere presentata la versione Stand-Alone, per chi non vuole necessariamente lanciare una sessione della propria DAW per poter usare Genome. Inoltre, è facile prevedere che la dotazione di amplificatori e di effetti andrà a crescere in modo consistente in futuro, visto che al momento è limitata (si fa per dire) a soli 12 amplificatori, 12 pedali e 17 processori, che non sono pochi in assoluto, ma lo potrebbero sembrare, confrontandoli con dotazioni ben più vaste che troviamo nei sistemi di altri competitors.
Grazie alla possibilità di un “Free Trial”, vale quindi sicuramente la pena di installare Genome, per assaporarne le indubbie qualità. La nostra sensazione è che sarà ben difficile poi che lo si vada a disinstallare…
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