TOBIAS Original Collection

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Il marchio Tobias è tornato. Dopo un lungo letargo, Gibson Brands rilancia la produzione e presenta la nuova Original Collection. Sono tre i bassi che compongono la serie – Classic, Killer B e Growler – e, realizzati in Indonesia, prevedono ciascuno le versioni a 4 e 5 corde, e mancine.
Se i Classic incarnano l’ideale di basso hi-end per definizione e dinamica sull’intero spettro delle frequenze generate, i Killer B puntano sulla versatilità e il controllo del suono, mentre i Growler si rivolgono ai bassisti che ricercano un suono dall’attacco immediato e la spinta delle medie: tutti,
inoltre, si appropriano di quell’estetica naturale e sobria che rimanda alla produzione artigianale del celebre liutaio statunitense.
GIBSON BRANDS
Con il rilancio di Tobias, Gibson dimostra di voler restituire al brand il ruolo premium all’interno del proprio ecosistema, offrendo ai bassisti moderni strumenti ben...
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congegnati ma concreti, pensati per essere suonati e non solo collezionati. Quando Gibson ha annunciato la reintroduzione del marchio Tobias, molti bassisti hanno drizzato le antenne. L’integrazione del marchio Tobias nella scuderia Gibson Brands segna un ritorno importante per uno dei nomi che, tra gli anni ’80 e ’90, ha scritto una pagina significativa nella storia della liuteria elettrica.
TOBIAS
Tobias nasce nel 1977 per mano di Michael Tobias, liutaio californiano con una visione estremamente moderna della costruzione di bassi elettrici. La produzione si distingue da subito per la costruzione neck-thru, l’utilizzo di legni esotici come wenge, noce e amaranto, e soprattutto per il celebre profilo Tobias Asymmetrical del manico, disegnato per offrire al bassista un comfort superiore su tutta l’escursione della tastiera. Il marchio acquisisce rapidamente fama tra i bassisti della scena fusion e progressive e ciò anche grazie anche alla partnership con Bartolini per pickup e preamp. Nel 1990 Gibson acquisisce Tobias, mantenendo la produzione a Burbank per un breve periodo, per poi spostarla a Nashville. Dopo una fase di relativa inattività, oggi il brand torna con la produzione di bassi elettrici che puntano a ricongiungersi con la filosofia originale di Michael Tobias, rivisitata attraverso la lente ingegneristica di casa Gibson.
GROWLER IV
Il Growler IV è la versione a quattro corde del basso-cult di Tobias. Costruzione bolt-on, è caratterizzato da un singolo pickup e da un’elettronica decisamente non convenzionale. Sebbene ispirato al concetto dello StingRay, ne rappresenta una reinterpretazione creativa e tecnologicamente raffinata. Il nuovo Growler IV (disponibile anche in versione a 5 corde e mancina) adotta un body in Paulownia (2 pcs) con giunzione centrale. Una scelta poco ortodossa, ma motivata dalla leggerezza e sostenibilità del legno impiegato. Il manico è in Acero con inserti in Purpleheart, mentre la tastiera è in Wengé, priva di segnatasti. L’estetica è essenziale, filante e moderna, in linea con la vocazione originaria di Tobias verso uno stile boutique.
Il primo impatto con il nuovo Growler IV è quasi straniante, e tutto ricade sul peso che sfiora appena i 3 kg. Merito del Paulownia, come dicevamo, un legno utilizzato sempre più spesso per la sua leggerezza e sostenibilità. È un tipo di legno che può far storcere il naso ai puristi, ma che in realtà sa convincere anche con lo strumento spento, generando vibrazioni importanti e una risposta timbrica vivace e carica di risonanza.
Il manico (3 pcs) è un’elegante combinazione di Acero e Purpleheart: scorrevole e dotato del tipico profilo Tobias Asymmetrical, asseconda tanto chi ama camminare lungo tutta la sua escursione, quanto chi ricerca la stabilità nelle posizioni più basse. La tastiera è in Wenge e priva di segnatasti. Sobrio ed essenziale, per un aspetto estetico che non grida al vintage, ma che richiama quella scuola di bassi moderni e hi-end che Tobias ha in parte contribuito a definire. Le meccaniche sono Gotoh Compact e il ponte è un solido Babicz FCHZ4: scelte che fanno ben capire che, pur essendo uno strumento mid-price, il Growler non è stato pensato al risparmio.
Una delle sorprese più importanti è come il Growler IV si comporta una volta imbracciato. Il peso ridotto lascia presagire problemi di bilanciamento, mentre invece il corno superiore allungato tiene tutto in asse. Il risultato è un basso elettrico che sembra quasi sparire addosso, invitando a suonare a lungo e senza fatica: un elemento che si fa apprezzare soprattutto in situazioni live o nelle sessioni di registrazione più prolungate.
HARDWARE ED ELETTRONICA
Il comparto hardware si compone di meccaniche Gotoh Compact e ponte Babicz FCHZ4, a conferma di una scelta coerente con la fascia medio-alta in cui il Growler IV si pone. Ma è l’elettronica a rendere questo basso davvero interessante ed infatti monta un unico Bartolini (MM42CBJD3) che non è un semplice humbucker, ma una unità Quad Coil, con tanto di EQ indipendente per ciascuna metà del pickup stesso. E già questo rende il Growler un basso fuori dal comune.
Due switch a tre vie controllano le medie frequenze (i cosiddetti Slap Switch), un potenziometro permette l’escursione panoramica tra le due sezioni del pickup, e un EQ attivo a due bande completa il quadro. La possibilità di enfatizzare la parte Bridge per ottenere un suono scattante e scavato, e poi riequilibrarlo con la parte Neck più calda e rotonda, sfocia in un sound tridimensionale, molto più ampio di quanto il layout a pickup singolo lasci immaginare. Detto così potrebbe sembrare complesso, ma dopo qualche minuto ci si rende conto che il controllo dello strumento è tutto a favore del bassista che lo imbraccia. Il Growler IV si lascia modellare in modo fine, quasi chirurgico, ma non perde mai il suo imprinting.
SUONO
Il Growler IV si dota della capacità di passare da una voce funky molto brillante e scolpita, perfetta per chi ama i fraseggi dall’indole ritmica e percussiva, fino a un ringhio graffiante che, con un po’ di overdrive, sfiora le sonorità di Tim Commerford dei Rage Against The Machine. Non manca la possibilità di ottenere suoni più controllati, precisi, con una gamma delle medie definita: il che ben si adatta a generi come il pop moderno, il jazz elettrico o il soul contemporaneo.
In slap, grazie ai controlli dedicati e alla natura reattiva del pickup in dotazione, si riescono a ottenere attacchi rapidi e ben sagomati, con una risposta brillante che non diventa mai tagliente.
IN BREVE
Il Tobias Growler IV non è quel basso che si trova facilmente in mostra in ogni vetrina. È uno strumento che non imita, ma propone la sua visione peculiare del basso moderno. È leggero, ergonomico, costruito con criterio e, soprattutto, dotato di un suono originale. Ha un DNA che guarda a competitor come lo StingRay, ma prende una strada diversa, più versatile e tecnologicamente sofisticata.
Chi ricerca un basso pronto per dare battaglia su più fronti, solido ed efficiente, troverà nel Growler IV un alleato fedele. E chi vuole un basso con una voce distintiva, senza dover entrare nel mondo boutique, farà bene a tenerlo d’occhio. Il ritorno di Tobias sotto la guida di Gibson sembra, per ora, una mossa riuscita.
Growler IV – Costruzione: Bolt-on – Body: Paulownia – Scala: 34” (mm 863,6) – Manico: Acero/Amaranto (3 pcs) con profilo Tobias Asymmetrical e trussrod double action – Tastiera: Wenge con radius mm 304,8 – Tasti: 24 Jumbo – Capotasto: osso – Meccaniche: Gotoh Compact – Ponte: Babicz FCHZ4BK (FCHZ5BK per la versione a 5 corde) – Pickup: Bartolini Quad Coil MM42CBJD3 (DL52CBJD3 per la versione a 5 corde), preamp 18V – Controlli: Master Volume, Blend, Bass/Treble/Cut, 2x Mid Contour, switch a 3 posizioni – Corde: 045-105 – Custodia: Tobias Premium – Made in Indonesia – Peso: Kg 2,8 – Finiture: Satin Natural, White Pearl, Black Pearl – Prezzi: Euro 1.599,00 (IV corde), Euro 1.699,00 (V corde)
KILLER B
Proposto nelle versioni a 4 e 5 corde, il Tobias Killer B è pensato per i bassisti che mirano alla massima articolazione del suono e al balance più calibrato.
Il body è in Sapele, legno denso e in possesso di una timbrica centrata sulle medio-basse. Anche in questo caso, il manico è avvitato (bolt-on), è dotato del peculiare Tobias Asymmetrical, e si compone di 5 strati Acero/Amaranto. La tastiera è in Wenge, dotata di 24 tasti jumbo e raggio di curvatura di mm 304,8. Il ponte Babicz (FCHZ4 per la versione a 4 corde e FCHZ5BK per quella a 5 corde) e le meccaniche Gotoh Compact assicurano la stabilità dell’accordatura e la risposta alle dinamiche. Finiture: Satin Natural, White Pearl, Black Pearl. Prezzi: Euro 1.499,00 (IV corde) – Euro 1.599,00 (V corde).
ELETTRONICA
Il Killer B chiama a bordo due humbucker Bartolini in configurazione soapbar: MT4C-1 per la versione a 4 corde e MT5C-B1 per quella a 5 corde. Preamp attivo (18V) e controlli Volume, High, Mid, Bass, Dual Blend, più Mid Contour Switch.
SUONO
Rispetto al Growler, il Killer B offre una risposta a più largo spettro e un suono tridimensionale. L’impiego di due pickup e del controllo Dual Blend garantisce una palette timbrica vasta e variegata. Suono preciso e rotondo, il Tobias Killer B si pone come il basso ideale per i generi che richiedono dinamica e definizione: dal jazz elettrico alla fusion, fino al funk e al rock più tecnico.
CLASSIC
Proposto nelle versioni a 4 e 5 corde, con costruzione neck-thru, il Tobias Classic incarna la tradizione più pura del brand. Body in Noce/Wenge (3 pcs) e top in acero figurato. Manico in Acero/Pioppo/Amaranto (5 pcs) con profilo Tobias Asymmetrical e tastiera in Wenge dotata di 24 tasti e raggio di curvatura di mm 304,8. Completano il setup le meccaniche Gotoh Compact ed il ponte Babicz (FCHZ4 per la versione a 4 corde e FCHZ5BK per quella a 5 corde).
Finiture: Satin Natural, Transparent Black Satin. Prezzi: Euro 2.299,00 (IV corde) – Euro 2.399,00 (V corde).
ELETTRONICA
La configurazione elettronica prevede una coppia di humbucker attivi Bartolini (MT4C-1 per il 4 corde e MT5C-T1 per il 5 corde), preamp 18V, controlli di Volume, Bass, Mid, Treble, Blend, più Mid Frequency Switch.
SUONO
Il Classic è il basso elettrico che meglio esprime il concetto “full-range” tanto caro a Tobias. La costruzione neck-thru garantisce al suono sustain e profondità, mentre i Bartolini Dual Coil puntano all’eccellente definizione dell’intero range di frequenze. In estrema sintesi, si tratta di un basso in possesso di una voce trasparente ma mai sterile, capace di rispondere con musicalità alle variazioni dinamiche ed esecutive più diverse.
CONCLUSIONI
La nuova Tobias Original Collection si distingue per una coerenza progettuale unita a tre filosofie di sound ben precise, tutte in stretta relazione con il tipo di costruzione e pickup impiegati:
• Growler: pickup singolo al ponte, Quad Coil, con doppio Mid Contour. Suono tagliente e reattivo, ideale per lo slap e il funk. Costruzione bolt-on.
• Killer B: doppio pickup soapbar, suono bilanciato e ottima risposta alle dinamiche. Versatilità timbrica e gran controllo sulle medie. Costruzione bolt-on.
• Classic: doppio humbucker con switch Mid Frequency per un sound corposo, trasparente e carico di sustain. Costruzione neck-thru.
La nuova Tobias Original Collection è un ritorno alle origini che non sa di nostalgia, ma che rilegge il patrimonio del marchio statunitense con una visione moderna. Gibson sembra voler posizionare Tobias come alternativa high-end del proprio catalogo, naturalmente mantenendo fede alla filosofia di intenti di Michael Tobias così riassumibile: bassi professionali, dalla marcata identità timbrico/costruttiva.
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