Il Gibson Garage apre a Londra

photo credits: Gibson Guitars
Come spesso succede, i due giganti del mondo della chitarra si rincorrono e si superano a vicenda, quasi come se corressero un Gran Premio di Formula 1. Non abbiamo fatto in tempo a lustrarci gli occhi con l’apertura dell’incredibile flagship store di Fender in quel di Tokyo, ed ora Gibson ha aperto con un evento incredibile il suo Gibson Garage in centro a Londra, nelle vicinanze di Oxford Street: un ambiente caldo ed accogliente, di quasi 450 metri quadri stracolmi di chitarre ed amplificatori.
Riprendendo tutti i temi caratteristici del Gibson Garage di Nashville, si tratta di una showroom di livello veramente elevato, con oltre 300 strumenti pronti per essere provati, molti dei quali scorrono sospesi ad una sorta di teleferica che li traporta lungo gli ambienti principali del Garage, di grande impatto scenografico. Troviamo poi stanze dedicate alle chitarre acustiche, e un delizioso angolo riservato al Custom Shop, dove possiamo mettere insieme la chitarra dei sogni, scegliendo tutti i dettagli possibili, dal profilo del manico, alla fiammatura della tavola, per finire con hardware e verniciature. Roba da perderci la testa (e le giornate). Non manca un bel palco, attrezzato per le esibizioni dei vari...
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endorser e le demo dei prodotti nuovi.
Il CEO di Gibson, Cesar Gueikian (tra l’altro, un rocker fatto e finito, dal playing hard/heavy di tutto rispetto) ha voluto commentare che tutti gli appassionati, dal principiante alla rockstar sono i benvenuti nel Gibson Garage e tutti possono provare letteralmente tutto quello che c’è, anche in cuffia, se si desidera un filo di privacy.
Non possiamo non segnalare che all’apertura del Garage hanno presenziato tre giganti del rock: se i primi due, Jimmy Page e Toni Iommi, sono da tempo di famiglia in Gibson, è stato il terzo a far sgranare gli occhi al pubblico: Brian May, si, proprio lui… dovremo immaginarci una Red Special dal Murphy’s Lab, e magari anche dei modelli di produzione? Ecco, Brian non ce lo aspettavamo proprio!
A margine, una buona notizia per tutti quelli a cui mancavano tanto gli amplificatori [link=Mesa/Boogie. Come sappiamo, la loro produzione è andata a rilento durante la pandemia, e per vari motivi, non direttamente legati all’acquisizione da parte di Gibson, non sono stati in grado di esportare nessun prodotto fuori dagli USA negli ultimi anni. Bene, i Mesa/Boogie erano ben presenti nel Garage, e Gibson ha confermato che saranno nuovamente disponibili in UK e in Europa, compresi gli ultimi modelli che qui da noi non sono mai arrivati, come i Mark VII, i Badlander e i California Tweed 2:20. Un motivo in più per prendere un volo e farsi un giro a Londra, che già non guasta mai, ma da oggi la tentazione è ancora più difficile da tenere a bada!
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