LEO KOTTKE & MIKE GORDON Noon
recensione
Il comunicato ufficiale della casa discografica, la ATO Records di Dave Matthews, lo sottolinea in maniera inequivocabile: atmosfera, brani, melodie, arrangiamenti… tutto in Noon profuma di improvvisazione, ardite rincorse tecniche, incastri mirabolanti.
Inoltre, a mettere il proprio zampino con la consueta classe sopraffina su Alphabet St. (Prince) e altri quattro pezzi, ci pensa niente meno che Jon Fishman, batterista storico dei Phish e fedele compagno di avventure di Gordon da sempre.
L’album, nonostante la batteria e la presenza straordinaria degli special guests Brett Lanier (The Barr Brothers) alla pedal...
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steel e Zoë Keating (Imogen Heap, Amanda Palmer, Tears For Fears) al violoncello, resta e si configura però come un’intima e raccolta seduta di incisione tra due spiriti affini, unici. Chiudete gli occhi: immaginate di essere in un café aperto tutta la notte o nella stanza di un motel, cercate di ricreare quel particolare “late-night feel”, parola di Leo Kottke, per cui Noon è stato pensato, registrato, magnificamente suonato e portato a compimento.
Ci è voluto parecchio, questo sì, ma la premiata ditta Kottke-Gordon è tornata compensando in modo più che generoso e ispirato l’attesa di tutti i fan.
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