RIVER BLONDE Garage Blues

di Patrizia Marinelli
01 giugno 2023

recensione

RIVER BLONDE
Garage Blues
Bloos Records
Si intitola Garage Blues la seconda prova discografica firmata River Blonde, il tandem composto da  Stefano Tavernese (chitarra, voce e violino) ed Armando “Guitarmando” Serafini (chitarra e percussioni) i quali, per l’occasione, coinvolgono il basso di Lucio Villani. Dieci tracce capaci di ancorarsi alle atmosfere del blues più diverse, registrate in unico ambiente per cogliere la spontaneità di una live session, e corredate da testi che “contemplano quasi sempre certe immagini autobiografiche che narrano gli stati d’animo più significativi della mia vita…” – come ha spiegato lo stesso Tavernese.

Chuck Old Hen apre la tracklist affidandosi al mandolino, accennando il popolare traditional statunitense (portato alla popolarità da Fiddlin’ John Carson nel 1923), prima che la chitarra faccia il suo ingresso per traghettare l’atmosfera in un funk-rock dinamico e vivace.

Se in Mad Men i fraseggi di chitarra slide e violino si intrecciano per sfociare in un intrigante marching-blues, la successiva traccia è un’intensa cover di Almost Like The Blues (il celebre brano di Leonard Cohen pubblicato sul suo Popular Problems del 2014) che i River Blonde sono soliti inserire nel loro repertorio live.

Atmosfera elettrica per Morning Light...

l'articolo continua...

Blues che guarda al R&R dei Cinquanta, poi è la volta di Shine On, una ballad delicata con la voce di Tavernese a restituire pathos ed emozioni; quindi, una nuova sferzata di energia, questa volta con If You Are A Rock col suo groove che rotola davvero, là dove il tandem chitarra elettrica/basso plasma un riff potente e cadenzato e lo alterna a momenti di libera improvvisazione.

A questo punto, la tracklist del disco lascia di nuovo spazio alla melodia ed è così che fa il suo ingresso If, chitarra acustica e voce per una ballad che trasmette sapori delicati; atmosfera pacata e melanconica anche per Deep Of My Heart (registrato live come i tre successivi), a cui segue una frizzante versione di Police Dog Blues, il celebre brano di Blind Blake del 1929.

La chiusura di Garage Blues è affidata niente di meno che a quel Key Of The Highway di Eric Clapton (1973) entrato di diritto nella storia del blues ed interpretato da una pletora di artisti nel corso dei decenni: qui i River Blonde regalano al brano un approccio elettrico peculiare, facendo però attenzione a non snaturarne l’essenza.

Decisamente chiaro nei suoi intenti, Garage Blues è l’omaggio dei River Blonde all’universo delle 12 battute, alle variegate nuance e colori, imprescindibili per il background di chi la musica la suona e di chi la ascolta.

Podcast

Album del mese

Ana Popovic
Power
Artiste Xclusive

Dopo tre anni di silenzio discografico, Ana Popovic (classe 1976) torna sulle scene con "Power", undicesimo album in studio di una fortunata carriera iniziata nel...

Ayron Jones
Chronicles of The Kid
Big Machine/John Varvatos Records/Universal

Anno 2021: mentre il mondo combatte con la pandemia, esce Mercy, la song di Ayron Jones che raggiunge il primo posto della Billboard Rock Chart...

The Beach Boys
The Beach Boys by The Beach Boys
Genesis Publishing

The Beach Boys by The Beach Boys è l’antologia di una delle più influenti band di tutti i tempi. Dall’inizio in un garage di Hawthorne...