BUSH "I Beat Loneliness"

di Nena Lopez
07 luglio 2025

recensione

Bush
I Beat Loneliness
earMusic
I Bush sono tornati e con il singolo 60 Ways To Forget People anticipano il loro nuovo e decimo album, I Beat Loneliness, in uscita il 18 luglio 2025.

Band multiplatino nata a Londra nel 1992, i Bush debuttano nel 1994 con Sixteen Stone, l’album che supera i 24 milioni di dischi venduti, 1,1 miliardi di stream e conduce numerosi singoli al primo posto delle classifiche. Gavin Rossdale (voce, chitarra), Chris Traynor (chitarra), Corey Britz (basso) e Nik Hughes (batteria) tornano ora con il nuovo album – I Beat Loneliness – mescolando lo spirito grunge e l’imprinting rock che appartengono loro, al loro bisogno di esprimersi e guardare avanti.

60 Ways To Forget People traduce in musica le complessità del cuore spezzato, la trasformazione personale e il doloroso processo di lasciar andare aprendo le porte a un nuovo audace capitolo della vita: “Il disco affronta le lotte comuni di tutti noi...” – spiega Gavin Rossdale – “e il singolo [60 Ways To Forget People] è un’ode al sacrificio e una dedica alla concentrazione necessaria per migliorarsi. Sempre, in ogni cosa...”
Riguardo al titolo dell’album Rossdale spiega: “Mi piace perché è impossibile sconfiggere la solitudine, ma il pensiero di farlo è bello. È...

l'articolo continua...

come un momento di tregua, anche se poi torna. È una dichiarazione di forza più che di presunzione...” In quanto ai contenuti dell’album, il celebre chitarrista parla dell’importanza della salute mentale dei giovani, in particolare in riferimento ai suoi tre figli Kingston, Zuma e Apollo: “Il Covid ha tolto ai ragazzi gli anni cruciali di socializzazione. L’ho visto con i miei figli. Questo ha reso difficile per loro imparare a relazionarsi. E i ragazzi possono essere cattivi: bullismo, esclusione... Il mondo oggi è spaventoso per i più giovani [...] ” E poi ci sono i pericoli dei social media: “Non riflettono la realtà, sono come uno specchio deformante. Vedi vite perfette e ti sembra di non essere mai nel posto giusto. Anche io guardo Instagram e penso: ‘Devo vivere meglio.’ Ma è una trappola. È pericoloso pensare che tutti gli altri stiano vivendo una vita migliore...”

Sono 12 le tracce che costituiscono l’ossatura di I Beat Loneliness, con i Bush che sprigionano sonorità ruvide e compresse che ora si aprono e ora si fanno cupe, generando un caleidoscopio di colori capaci dare sfogo alle delicate tematiche dell’album.
Le chitarre di Rossdale e Traynor intrecciano fraseggi e pathos con maestria, il basso di Britz è il sostegno puntuale e imprescindibile, la batteria di Hughes fornisce alla band il porto sicuro in cui ancorarsi e la voce dello stesso Rossdale, impostata in prevalenza sui registri medi, è il faro che illumina la strada; da Scars che apre l’album, a Rebel With A Cause che lo chiude, passando per 60 Ways To Forget People, è il suono della band a fuoriuscire con prepotenza, ovvero quel che ne costituisce quella precisa identità che i Bush tengono a manifestare su tutto. Un album coerente, dalla produzione impeccabile, per una band che punta tutto su una solida identità.

Prodotto da Gavin Rossdale e Erik Ron (Godsmack, Bad Omens), I Beat Loneliness
sarà disponibile nei formati CD Digipak, 2LP Gatefold (vinile nero, 180g) e digitale.