FENISIA The Spectator
di Patrizia Marinelli
05 aprile 2021

recensione
FENISIA
The Spectator
Eclipse Records
Band di riferimento nel panorama nostrano di southern rock e alternative metal, i Fenisia pubblicano "The Spectator" (2020), capitolo finale della trilogia iniziata nel 2012 con "Lucifer", seguito da "Fenisia Café" (2015).
Per il terzo capitolo della saga, la band romana nata nel 2009, si fa guidare dal produttore Ray Sperlonga (American Idol) nei Rosary Lane Studios di Los Angeles, affidando a Collin Davis (Imagica, Deeds Of Flesh) il processo di mastering.
Testi determinanti tanto quanto la musica, il concept steampunk dell’album in questione ruota attorno alla storia del giornalista Lord Lumieres, ambientata in Gran Bretagna nel 1700. Il celebre illuminista, si mette alla ricerca di prove per dimostrare la falsità del culto pseudoreligioso di The Sky Oracle e di tutta una serie di pregiudizi ed antiquate ipocrisie che porta con se. La musica, ovviamente, tiene testa a questa concezione, seminando l’energia e la grinta dell’heavy metal.
Apre proprio Lord Lumieres e la sua struttura rock piena, dinamica, potente, con spunti che qui e là potano la mente dai Black Crowes ai Black Sabbath passando per tutto quello che c'è nel mezzo. Il riff quasi dissonante che annuncia Sky Oracle caratterizza un brano dal particolare...
l'articolo continua...
Per il terzo capitolo della saga, la band romana nata nel 2009, si fa guidare dal produttore Ray Sperlonga (American Idol) nei Rosary Lane Studios di Los Angeles, affidando a Collin Davis (Imagica, Deeds Of Flesh) il processo di mastering.
Testi determinanti tanto quanto la musica, il concept steampunk dell’album in questione ruota attorno alla storia del giornalista Lord Lumieres, ambientata in Gran Bretagna nel 1700. Il celebre illuminista, si mette alla ricerca di prove per dimostrare la falsità del culto pseudoreligioso di The Sky Oracle e di tutta una serie di pregiudizi ed antiquate ipocrisie che porta con se. La musica, ovviamente, tiene testa a questa concezione, seminando l’energia e la grinta dell’heavy metal.
Apre proprio Lord Lumieres e la sua struttura rock piena, dinamica, potente, con spunti che qui e là potano la mente dai Black Crowes ai Black Sabbath passando per tutto quello che c'è nel mezzo. Il riff quasi dissonante che annuncia Sky Oracle caratterizza un brano dal particolare...
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