OSVALDO DI DIO

di Dario Guardino
20 dicembre 2023

recensione

Osvaldo Di Dio
Modern Blues Guitar
Dantone Edizioni
Partenopeo, classe 1980, Osvaldo Di Dio è tra le personalità chitarristiche più eclettiche del panorama italiano. Vantando collaborazioni con artisti del calibro di Battiato, Alice, Cristiano De André, Ramazzotti, Morandi, Venuti, oltre che una discografia da solista, Di Dio è molto attivo anche nelle vesti di didatta. Forte del suo know-how chitarristico, ora pubblica Modern Blues Guitar, il suo primo metodo didattico rivolto alla sua prima passione, il blues.

Come il titolo del metodo esplicita a chiare lettere, Di Dio focalizza l’attenzione sul cosiddetto Modern Blues, che egli differenzia dal blues della tradizione per un approccio più complesso sia dal punto di vista tecnico che da quello improvvisativo, suddividendo il percorso didattico in capitoli mirati.

Se la prima Unit del metodo è dedicata al blues minore e al blues maggiore, con riferimenti allo stile di Albert King e di B.B. King e con esercizi mirati a illustrare l’impiego della scala pentatonica maggiore e della pentatonica minore, la seconda Unit si trasferisce al Texas Blues degli anni Ottanta ed al suo alfiere di riferimento: Stevie Ray Vaughan, idolo indiscusso dello stesso Di Dio. Anticipata da una interessante disamina sulla strumentazione utilizzata all’epoca da SRV, questa sezione del metodo si compone di esempi,...

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lick ed assoli atti a mostrare l’intenzione con cui uno shuffle va suonato. Il tutto, ascoltabile in rete richiamando il sito web indicato sul metodo, oppure il QR Code dedicato.

Molto interessante la terza Unit in cui Di Dio affronta i chord changes, suggerendo ottimi spunti didattico/improvvisativi atti a valorizzare le note strategiche di ogni singolo accordo impiegato.
Viene anche posto l’accento sull’importanza delle aree tonali e su come sostituire gli accordi appartenenti alle stesse, prima di finire, inevitabilmente, all’improvvisazione.

Con il titolo Tecniche di Articolazione, la quarta Unit esplicita i suoi contenuti; tra essi il discorso dedicato alla cosiddetta plettrata outside e gli esercizi su pentagramma/tablatura destinati all’articolazione in terzine e quartine della scala pentatonica, della scala blues e della scala maggiore.

La quinta Unit del metodo volge lo sguardo alle dominanti, alle dominanti secondarie, statiche ed alterate: elementi di fondamentale importanza e di largo impiego nella musica moderna e contemporanea. La sesta Unit chiude affrontando la costruzione del fraseggio, la ritmica, la forma e la scelta delle note, perché “l’improvvisazione non si improvvisa” – come dice Di Dio. Ciò significa che per improvvisare correttamente e in maniera fluida, diventa di fondamentale importanza conoscere l’armonia ed avere la piena consapevolezza delle scale da impiegare nei contesti più diversi.

In conclusione, Modern Blues Guitar si pone come ottimo metodo, ben congegnato e ben esposto, rivolto non soltanto a chi intende approcciare il blues ma anche a chi abbia l’intenzione di acquisire una maggior consapevolezza improvvisativa anche attraverso l’accattivante linguaggio del Modern Blues.

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