ORANGE O Bass Glenn Hughes Signature

Cominciando dal look, ecco che Glenn Hughes sceglie il viola (purple) per la finitura di body e paletta del suo Orange O Bass, adornati da un binding a scacchiera (Chequeboard); si aggiungono le meccaniche con palettine dal generoso formato e un battipenna bianco che, con le curve arrotondate del suo design, va ad ospitare pickup, controlli e presa a jack. Insomma, un basso che sa distinguersi all’istante...
Dedicato ai bassisti alla ricerca del classic rock-sound, il nuovo Orange O Bass Glenn Hughes Signature sfodera un body in Okumé (solido legno dell’Africa Tropicale Occidentale) ed un manico in acero con trussrod a doppia regolazione. Costruzione bolt-on, 20 tasti, scala mm 864, meccaniche di tipo aperto (open gear) e ponte Nickle Top Loading di tipo vintage.
Elettronica passiva e, a differenza dell’O Bass Standard, il quattro corde dedicato a Hughes ecco che chiama a bordo un Seymour Duncan SPB-1 montato con le due bobine splittate. Si tratta di un pickup...
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che Duncan include nella serie Vintage P-Bass, dotato di magneti Alnico5, per quelle sonorità vellutate, unite a definizione e balance del suono, tipici dei bassi Precision di fine ‘50.
Nella foto il nuovo Orange O Bass Glenn Hughes Signature ed il combo Crush 50, anch’esso realizzato su specifiche di Hughes.
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Costruzione: bolt-on – Body: Okoumé – Manico: Maple – Scala: mm 864 – Capotasto: mm 43 – Meccaniche: open gear – Battipenna: Bianco (più Nero in aggiunta) – Elettronica: 1x Seymour Duncan SPB-1 – Controlli: Tone, Master Volume – Ponte: Nickle TopLoading – Corde: 045-105 – Finitura: Purple – Custodia: GigBag
Prezzo: Euro 550,00 circa
Introdotto nel 2015, il basso O Bass di casa Orange ottiene ben presto il riscontro del mercato internazionale; tornato in grande spolvero nel 2022, mantiene i connotati costruttivi di base (il body a singola spalla mancante ed il pickup split-coil (in posizione ravvicinata al manico), ma adotta un legno solido, leggero e risonante (okoumé africano) per il body, e punta al massimo del bilanciamento imbracciandolo sia in piedi che da seduti. Questo basso ben concepito e congegnato, attira l’attenzione di Glenn Hughes (Deep Purple, anni Settanta), il quale, affidandosi alla britannica Orange Amps, ottiene il suo O Bass Signature 2024.
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