MARKUS REUTER & STEFANO CASTAGNA Sea Of Hopeless Angels

recensione
Da una prospettiva strettamente reuteriana, Sea Of Hopeless Angels può essere considerato una reazione al furioso e abrasivo Kosmonautik Pilgrimage siglato Anchor & Burden (popolare quartetto di improvvisazione prog avant-garde doom-jazz post-metal) e allo stesso tempo una sorta di seguito dello stesso, il quale, pur illustrando paesaggi sonori differenti, ne condivide il concetto di base: la comprensione e l’accettazione della musica come elemento fondamentale e stabilizzante.
Nel corso delle registrazioni di Kosmonautik Pilgrimage (2022) Reuter si prodiga in numerosi assoli con la sua Touch Guitar S8 Signature ed è proprio quel genere di atmosfera a gettare i semi di quel che si sarebbe trasformato in Sea Of Hopeless Angels ,...
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pur se questa volta, insolitamente, il chitarrista tedesco utilizza i suoni puliti per esprimersi. Gli interventi di Reuter finiscono quindi nelle mani di Stefano Castagna e subiscono una nuova ulteriore trasformazione. Il risultato? Sebbene il legame tra Stefano e Markus risalga all'album Truce 2 (Reuter/Trentini/Sirkis) e al coinvolgimento nel progetto Mask Of Confidence dedicato a Mick Karn, questa è la prima volta che i due musicisti collaborano alla composizione dei brani, mostrando l’empatia che avvolge le loro personalità e il modo di concepire la musica.
Dichiara Stefano Castagna: “ho percepito una narrazione libera, sinuosa e ondulata, sia tra certe sezioni lente e meditative che in alcuni momenti più veloci e ritmati e ho cercato di sostenerla ovunque, mantenendo le sue performance [di Reuter] sempre in primo piano, evidenziando le parti più importanti, aggiungendo quando necessario suoni e strumenti come la mia voce, campionamenti, suoni di basso e di synth e variazioni elettroniche aggiunte nella fase di mixaggio. È stato come se Markus raccontasse la sua storia e io lasciassi che mi guidasse, senza pensarci troppo. Ascoltando il risultato finale, mi rendo conto di aver messo in pratica la lezione che ho imparato da due dischi che sono stati fondamentali per la mia formazione: I Advance Masked di Fripp/Summers e My Life In The Bush Of Ghosts di Eno/Byrne…” Markus Reuter concorda e aggiunge: “l’atmosfera mi porta con la mente alla parte strumentale di di Gone To Earth , il disco di David Sylvian del 1986…”
Spiega Reuter: “Ciò che amo di questo disco in particolare è il connubio tra creazione spontanea e composizione ponderata. Il video di Blood Gold che mi riprende mentre suono in studio è meraviglioso proprio per questo…”
In conclusione, Sea Of Hopeless Angels testimonia la comunione di intenti del songwriting di Markus Reuter (chitarrista tedesco accanto a Crimson ProjeKCt e Stick Men) e del lombardo Stefano Castagna (musicista e producer) per una operazione affascinante tra improvvisazione e trasformazione, articolata in sette episodi, per una durata di 61 minuti di musica.
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