PAUL REED SMITH NF53 & Myles Kennedy Signature

di Redazione
20 luglio 2023
Un’evoluzione lunga più di 70 anni. Per l’esattezza, 72, tanti ne sono passati da quando il 14 agosto 1951, Leo Fender depositò il design della prima chitarra solid body commerciale della storia, la Fender Telecaster. Da allora, quel disegno, tanto disarmante nella sua semplicità, quanto rivoluzionario, non è mai sceso dai palchi di tutto il mondo, segnando profondamente la storia della musica contemporanea.
Non sono mancate le versioni più disparate della Telecaster ed infatti innumerevoli brand ben presto presero a proporre le loro interpretazioni… e dire che al suo debutto veniva schernita come una “pagaia” o una “pala da neve”, per la sua forma così primitiva, grezza e priva di quelle rifiniture che erano un tratto distintivo delle chitarre arch-top che allora dominavano il mercato.

A tutt’oggi il mercato propone numerose incarnazioni della Telecaster e due tra le più interessanti sono le due nuove Paul Reed Smith: NF 53 e la sorella, ma non gemella, Myles Kennedy Signature.

PRS official website

NF 53 – Non nasconde affatto le sue origini, anzi, rivendica con orgoglio le radici che legano questo progetto all’eredità di Leo Fender. In tutti i casi, nella tipica filosofia di casa PRS (Paul Reed Smith), la NF53 va a cercare l’equilibrio perfetto tra il rispetto della tradizione e l’innovazione tecnologica, con l’obiettivo di consegnare ai chitarristi contemporanei un senso di assoluta familiarità, ben bilanciato da tocchi di ingegnerizzazione moderna.



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Il corpo in Swamp Ash (frassino di palude), il manico e la tastiera in Maple (acero) e il ponte fisso con le sellette in ottone già la dicono lunga sull’impostazione della PRS NF53, confermata dal classico circuito con selettore a 3 posizioni e controlli di Volume e Tono; mentre in quanto al design, le stondature del corpo e sulla spalla mancante rivelano il puro stile PRS.
Riprogettato, il ponte si appropria di due sole sellette ma di ben quattro viti di regolazione: il tutto per una intonazione particolarmente accurata senza perdere nulla del suono tipico dell’originale.
I pickup PRS Narrowfield DD (Deep Dish), con bobine più alte e basette in acciaio, forniscono l’inconfondibile “twang”, liberato però dal famigerato “hum” dei single coil di tipo vintage.


Myles Kennedy Signature – Questa versione sposta più avanti l’orizzonte. La struttura di base resta invariata, ma il selettore diventa a 5 posizioni, con un interruttore push/pull sul controllo di Tono. In quanto ai pickup, si tratta dei PRS Narrowfield MK, più potenti, per sonorità più piene e corpose; in sostanza, più rock… del resto, pensando a Myles Kennedy (Alter Bridge, Slash) non può che essere così.

In sintesi, sarebbe molto riduttivo classificare le due neonate PRS come delle Telecaster-evolute. C’è molto più di quanto può apparire a prima vista, senza contare le finiture White DogHair e Black Doghair della NF53, là dove le venature del frassino creano uno strepitoso contrasto.
Cinque invece le finiture della Myles Kennedy: Hunters Green, Antique White, Black, Tri-color Sunburst e Vintage Natural.


Nel video Paul Reed Smith in persona e Rich Hannon mettono a confronto le due nuove chitarre


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