GARRISON FEWELL "Improvvisazione Jazz per Chitarra"

di Nena Lopez
03 giugno 2024

recensione

Garrison Fewell
Improvvisazione Jazz per Chitarra
Volonté & Co
Chitarrista jazz statunitense, classe 1953, e rispettato maestro dell’improvvisazione, Garrison Fewell è scomparso nel 2015 lasciando in eredità album e live performance di gran pregio con gli ensemble avant-gard più diversi (con John Stowell, Herbie Hancock, Tal Farlow, Roy Campbell, Curtis Clark, Benny Golson, giusto per nominarne qualcuno), unitamente alla sua statura di didatta presso il Berklee College of Music di Boston, e alle numerose ed affollate master class presso Conservatori e Scuole di Musica sparsi per il globo (New York, Toronto, Parigi, Rotterdam, Amsterdam, Cologne, Varsavia, Graz... ).

Nel 2010 Berklee Press pubblica Improvvisazione Jazz per Chitarra, il metodo didattico di Garrison Fewell che, assurto ormai al ruolo di testo-di-riferimento del genere, viene ora reso disponibile da Volonté & Co. Editore in lingua italiana.

Naturale seguito del primo volume di Fewell (non disponibile in lingua italiana), Improvvisazione Jazz per Chitarra – destinato ai chitarristi di grado avanzato – si pone l’obiettivo di impiegare l’armonia jazz per la creazione di fantasiosi assoli improvvisati, adottando l’appropriata scelta di note, scale, voicing, sostituzioni e riarmonizzazione delle melodie. Allo scopo, il metodo propone
l’esplorazione delle relazioni tra l’armonia jazz e l’improvvisazione attraverso lo studio delle strutture verticali degli accordi e della loro funzione...

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all’interno di una successione armonica, e l’applicazione orizzontale (linear) della stessa armonia all’improvvisazione melodica.
“Gli elementi di base che concorrono a un assolo ben improvvisato” – ricorda il metodo nella sua introduzione – “sono melodia, ritmo ed armonia; ovvero, quegli elementi che variano in base al carattere di chi suona e dell’intenzione del momento, modificando l’equilibrio dell’esposizione in maniera personale. Suonare in modo melodico significa delineare l’armonia senza esserne necessariamente vincolati e ciò significa che in un assolo improvvisato talvolta sono i cambi di accordo a predominare ed altre volte invece lo è la melodia. In estrema sintesi, l’abilità di gestire i cambi armonici, di suonare sostituzioni, di inserire triadi e arpeggi, di creare adeguate combinazioni di ritmo e melodia, e di scegliere le note (e i colori) appropriati a un contesto, sono gli elementi a cui un chitarrista jazz dovrebbe aspirare a sviluppare...”

L’ossatura del metodo in questione è costituita da dodici capitoli, ciascuno fornito della chiara esposizione del concetto preso in esame, di esercizi applicativi su pentagramma e tablatura, dell’analisi dell’estratto di uno standard del jazz e delle tracce audio (scaricabili dal portale dell’editore) in cui Garrison Fewell si fa accompagnare da Dmitry Ishenko al basso e Steve Langone alla batteria.

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