MUSE, CHRIS WOLSTENHOLME: SIMULATION THEORY
intervista
“Non credo che l’intenzione fosse quella di re-inventarci… - ci ha detto Wolstenholme – mentre penso invece che si tratti di continuare a cercare noi stessi. Gli strumenti che abbiamo usato ci hanno influenzato in maniera fondamentale, ed in fin dei conti tutto ciò che puoi fare è continuare a lavorare sullo strumento...”
Quello che caratterizza il trio britannico altro non è se non la formazione più classica, ovvero chitarra, basso e batteria, strumenti che però non vengono mai dati per scontati, e dai quali viene sempre estratto qualcosa di diverso, di unico. Chris Wolstenholme (classe 1978) ha sempre approcciato il basso in maniera inconfondibile, soprattutto grazie alla sua capacità di ascoltare le cose diversamente rispetto alla maggior parte degli altri musicisti....
l'articolo continua...
Sei già registrato e abbonato?
accedi per leggere l'articolo completo
Leggi anche
Podcast
Album del mese
Maria Teresa Soldani
"MADE IN USA" Sonic Youth tra indie, pop e cinema
Mimesis Edizioni
Con una narrazione articolata in 152 pagine, l’autrice Maria Teresa Soldani analizza il ruolo paradigmatico dei Sonic Youth nell’avvento della cultura indie/alternative,...
BILL FRISELL
Orchestras
Universal
Il trio è il format prediletto da Bill Frisell e non è un caso che il celebre chitarrista statunitense abbia imbastito una formazione stabile con...
RUBBER BAND
About Time
GT Music
Si intitola About Time il nuovo album della Rubber Band, ed è una limpida fotografia delle influenze di cui si nutrono da oltre venti anni:...