Gianni Rojatti svela i segreti di Stewart Copeland e "Police Deranged For Orchestra"

di Stefano Xotta
13 novembre 2022

photo credits: Dietmar Cloes e Kai B Joachim

intervista

Gianni Rojatti
Gianni Rojatti
POLICE DERANGED FOR ORCHESTRA
Chitarrista che negli anni si distingue all’interno della scena rock strumentale, Gianni Rojatti ama scorrazzare tra shred, progressive, metal (prova ne sono i suoi progetti da solista come Dolcetti o le collaborazioni con Racer Café o Dang! con i quali ha aperto le recenti date italiane di Steve Vai), ma senza mai venire meno a uno specifico riferimento al suono e allo stile dei Police, suoi mentori. E’ proprio il mood dei Police quello che Rojatti ha toccato con mano di recente con il nuovo progetto di Stewart Copeland, “Police Deranged For Orchestra”: uno spettacolo fatto di brani della celebre band britannica che l’iconico batterista ha ri-arrangiato per orchestra, con tanto del supporto di tre vocalist e di un power-trio chitarra, basso e batteria.
 
Come sei arrivato a suonare con Stewart Copeland?
Suono in una tribute band dei Police con Guido Block al basso e voce e Sergio Fanton alla batteria. Da parecchi anni Sergio è il drumtech di Stewart Copeland e lo ha seguito nel suo progetto Gizmodrome. In una data dello scorso anno a Milano, è venuto a sentirci Claudio Dentes, che ha prodotto proprio il recente live dei Gizmodrome, e da lì in avanti siamo diventati...

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