Kento & The Voodoo Brothers
di Luca Bussoletti
30 novembre 2016

recensione
Kento & The Voodoo Brothers
Da Sud
daSud/Goodfellas
Secondo capitolo del progetto Kento & The Voodoo Brothers: in altre parole, il rap dell’mc reggino Kento e il blues della band composta dal basso di Federico “JolkiPalki” Camici (Motta, Adriano Bono), dalle tastiere di David “Shiny D” Assuntino (Torpedo, Lion D), dalla chitarra di Alessio Magliocchetti Lombi (Dead Shrimp) e Filippo Schininà (Leo Pari, One Man 100% Bluez).
Un filo teso tra la poetica di Guccini e il crossover dei Rage Against The Machine ma, se pensate agli stereotipi dell’hip-hop televisivo, siete lontani anni luce! Kento, infatti (l’unico rapper ospite al Premio Tenco 2016) rappresenta il rock di protesta ma non i lustrini di Fedez.
Un album dall’atmosfera decisamente cupa: complici le distorsioni sporche, anche nelle linee di basso, pur se non mancano momenti più romantici e riflessivi, là dove la ballad si alterna alle ritmiche serrate e alla voce spesso effettata. E se il calore del blues e della black music coccolano l’ascoltatore nel corso delle 10 tracce, il flow del rap e gli arrangiamenti dal respiro moderno e internazionale, vanno a rendere il disco all’altezza del mercato contemporaneo. Suggerito a un pubblico dai trenta agli anta...
La chitarra utilizzata per le registrazioni dell’album è una Gibson Les Paul Standard collegata...
l'articolo continua...
Un filo teso tra la poetica di Guccini e il crossover dei Rage Against The Machine ma, se pensate agli stereotipi dell’hip-hop televisivo, siete lontani anni luce! Kento, infatti (l’unico rapper ospite al Premio Tenco 2016) rappresenta il rock di protesta ma non i lustrini di Fedez.
Un album dall’atmosfera decisamente cupa: complici le distorsioni sporche, anche nelle linee di basso, pur se non mancano momenti più romantici e riflessivi, là dove la ballad si alterna alle ritmiche serrate e alla voce spesso effettata. E se il calore del blues e della black music coccolano l’ascoltatore nel corso delle 10 tracce, il flow del rap e gli arrangiamenti dal respiro moderno e internazionale, vanno a rendere il disco all’altezza del mercato contemporaneo. Suggerito a un pubblico dai trenta agli anta...
La chitarra utilizzata per le registrazioni dell’album è una Gibson Les Paul Standard collegata...
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a un Fender Twin Amp: accordatura Open D e largo uso dello slide. Effetti: Ibanez TS-808 (overdrive) e AD80 (delay), Bixonic Expandora (overdrive), e Fulltone Supatrem (tremolo). Riguardo ai bassi, sono stati utilizzati un Fender Precision del 1983 Made in Usa, un Eko Barracuda Bass e un Minibrute Bass Synth. Testata Eden WT 400 collegata a un cabinet Eden 4x10” ed un Big Muff Fuzz Pedal.