JINJER in arrivo a Milano
di Redazione
26 marzo 2025

Jinger, le nuove icone del Modern Metal, si preparano per portare sul palco il loro nuovo album, "Duél".
La band ucraina raggiungerà il nostro Paese per una data:
22 giugno 2025 - Milano - Dissonance Fest
Uscito il 7 febbraio 2025, "Duél" si compone di undici tracce che, guidate da drive, determinazione, introspezione e groove, impattano sul suolo heavy come un meteorite: “il picco della potenza creativa dei Jinjer”, ha titolato Metal Injection a ragione. La storia dell’Ucraina e dell’Est europeo del 19esimo secolo, permea gran parte dei brani, i quali, profondi, incalzanti, dotati di strutture e sonorità cucite ad hoc, avvolgono l’ascoltatore in una pericolosa sfera in bilico tra reazione e riflessione. Produzione del disco degli stessi Jinjer e Mike Morton (il celebre chitarrista, autore, engineer e produttore, accanto alla band sin dall’esordio discografico.
Il gotha del metal, Slayer, Lamb Of God, Gojira, Pantera, Anathema, sono le influenze dei Jinjer, ma lo è anche il prog metal di Opeth e Karnivool, come pure certi input di stampo R&B, funk, reggae e jazz, in aggiunta all’hip hop di Cypress Hill e House Of Pain: una miscela di ingredienti così variegata che dentro ci si potrebbe perdere, ma così...
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La band ucraina raggiungerà il nostro Paese per una data:
22 giugno 2025 - Milano - Dissonance Fest
Uscito il 7 febbraio 2025, "Duél" si compone di undici tracce che, guidate da drive, determinazione, introspezione e groove, impattano sul suolo heavy come un meteorite: “il picco della potenza creativa dei Jinjer”, ha titolato Metal Injection a ragione. La storia dell’Ucraina e dell’Est europeo del 19esimo secolo, permea gran parte dei brani, i quali, profondi, incalzanti, dotati di strutture e sonorità cucite ad hoc, avvolgono l’ascoltatore in una pericolosa sfera in bilico tra reazione e riflessione. Produzione del disco degli stessi Jinjer e Mike Morton (il celebre chitarrista, autore, engineer e produttore, accanto alla band sin dall’esordio discografico.
Il gotha del metal, Slayer, Lamb Of God, Gojira, Pantera, Anathema, sono le influenze dei Jinjer, ma lo è anche il prog metal di Opeth e Karnivool, come pure certi input di stampo R&B, funk, reggae e jazz, in aggiunta all’hip hop di Cypress Hill e House Of Pain: una miscela di ingredienti così variegata che dentro ci si potrebbe perdere, ma così...
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non è, e i quattro musicisti ucraini con determinazione e personalità da vendere, approdano ben presto alla matrice del loro linguaggio e del loro sound. Il Modern Metal ha i suoi nuovi ambasciatori.
Tatiana Shmayluk (vocal) – Roman Ibramkhalilov (guitar) – Eugene Abdukhanov (basso) –Vladislav Ulasevich (drum)
Attivi dal 2008, i Jinjer escono nel 2014 con l’autoprodotto "Cloud Factory". Nel 2016 firmano con Napalm Records e pubblicano "King Of Everything", seguito da "Macro" (2019), "Wallflowers" (2021) e dal nuovo "Duél" (2025).
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