FENDER Kingfish Delta Day Telecaster Deluxe

di Redazione

29 ottobre 2025

Fender introduce la Kingfish Delta Day Telecaster Deluxe, la nuova signature in finitura Mississippi Night con cui l’artista omaggia la città e il suono delle sue origini.
Il manico in acero arrostito con profilo a V, la tastiera in palissandro con curvatura di 12”e due humbucker custom sono i punti focali della nuova chitarra, pensata per la definita articolazione del suono e l’agilità dei bending che il blues richiede. Prezzo: Euro 3.899,00

Fender official website

KINGFISH - "Hard Road" - Red Zero Records

Christone Kingfish Ingram (per tutti “Kingfish”) è senza ombra di dubbio l’astro nascente del modern blues. Si avvicina alla musica del diavolo alla tenera età di cinque anni, complice il padre che gli mostra un documentario della PBS su Muddy Waters ed è la classica folgorazione. Kingfish suona la chitarra, ma anno dopo inizia a cimentarsi con la batteria, a undici anni imbraccia il basso e a tredici ha già ricevuto offerte per esibirsi come chitarrista e per firmare prestigiosi contratti da endorser. Mentre gli amici di una vita crescono a pane-e-hip hop”, Kingfish divora i dischi di classic blues: “loro lo trovavano divertente, mentre pensavano che io ascoltassi roba vecchia e triste. Viceversa, si tratta di...

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ascolti che sono parte della cultura di un musicista...”

In realtà, a partire dall’omonimo "Kingfish", il suo debut album del 2019, tutto accade molto in fretta: dalle collaborazioni con musicisti del calibro di Buddy Guy, Keb Mo, Rick Derringer, Derek Trucks, all’apertura del concerto degli immortali Rolling Stones all’Hyde Park. Nel mentre, Fender lancia sul mercato la Telecaster Deluxe Kingfish Custom e in più il bluesman statunitense dà vita alla sua etichetta discografica, la Red Zero Records, quella che sarà la chiave di volta per assecondare un processo creativo più libero, svincolato da tempistiche e logiche di mercato stringenti.

Classe 1999, chitarrista, cantante e bluesman doc, Kingfish firma le undici tracce di "Hard Road" e, data la sua giovane età, stupisce la maturità stilistica che gli consente di spaziare con disinvoltura e naturalezza dal blues, al pop, al soul, con un rispetto e una coerenza di fondo invidiabili... Una maturità evidente anche nel guitar playing, sempre molto misurato e mai eccessivo nella scelta delle note, anche quando l’artista decide di pigiare sull’acceleratore (vedi la Hendrixiana Crosses), sfoggiando un vibrato tanto espressivo, quanto poderoso.

A livello di songwriting, il disco snocciola delle vere e proprie gemme come "Nothin’ But Love" e "Clearly", ballad con evidenti richiami al cosiddetto classic soul. Rimandi a mostri sacri del blues sono ovunque, il tutto filtrato dalla sensibilità dell’artista di Clarksdale (Mississippi): in "Standing On Business" non è possibile non percepire sprazzi del miglior Robert Cray, dal suadente cantato, all’elegante songwriting, ma nelle classiche 12 battute che l’indole di Kingfish emerge con prepotenza: un episodio? L’assolo di "Voodoo Charm", un concreto compendio di frasi sapide con i richiami a un gigante come Chris Chain.

"Memphis" chiude la tracklist con la chitarra acustica: il giusto epilogo di un album che sancisce la piena maturità di Kingfish (a soli 26 anni) e fa ben capire il motivo per cui sia osannato tanto dalla critica, quanto dagli amanti del blues della prima ora.