Noel Gallagher, nuovo album con gli High Flying Birds!

di Redazione
04 ottobre 2017
“Who Built The Moon?” è il nuovo album di Noel Gallagher e i suoi High Flying Birds ed è il risultato della stretta partnership tra Noel Gallagher e David Holmes: un album caleidoscopico, fatto di suoni e sonorità che avvolgono, voci e atmosfere che ammaliano, spaziando tra pop psichedelico, elettronica, soul, rock e disco dance, in una produzione che nulla lascia al caso.

Mantenendo il tipico imprinting delle produzioni di Noel Gallagher (vedi il precedente “Chasing Yesterday”, 2015) “Who Built The Moon?” è frutto della collaborazione durata due anni con David Holmes (il noto produttore e compositore irlandese). L’album è stato registrato da Gallagher e la sua band (High Flying Birds) tra Belfast e Londra. Uscirà per Sour Mash Records il 24 novembre 2017 nei formati cd, cd deluxe, lp e digitale.

Dichiara lo stesso Holmes: “Noel è molto amato e oggi i suoi fan vogliono un disco grandioso, magari più up-tempo del passato. Ebbene, questo album lo è! Il pubblico resterà sorpreso…”

Decimo album dell’ex Oasis, “Who Built The Moon?”conta su brani catchy e un sound seducente, frutto dell’enorme know-how di Gallagher supportato da un complice che, similmente, tende al dettaglio e perfezione. Gallagher rivela...

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un episodio: “Abbiamo adottato il riff di pianoforte di un brano inutilizzato che ci piaceva un sacco ed aggiunto degli accordi di chitarra. Un anno dopo ha preso forma come brano ma, dopo che siamo arrivati a definire il ritornello, David ha preso a chiedermi di scriverlo daccapo, ancora e ancora. Sono arrivato al punto di strozzarlo! La versione che ascoltate è l’ottavo tentativo e… sapete? Aveva ragione!”

Gallagher si è ritrovato per la prima volta a comporre interamente in studio, voltando le spalle, almeno momentaneamente, alla solitudine e alle sue sei corde. La porta dello studio è rimasta aperta per Paul Weller (organo in “Holy Mountain”) e Johnny Marr (chitarra/armonica in “If Love Is The Law”), affinché lasciassero il segno. Il risultato? Trascinante.

Le parti strumentali, i groove ipnotici di ispirazione orientale e il suono aperto, rendono “Who Built The Moon?” un album che garantisce agli ascoltatori ciò che in Noel Gallagher ricercano, mentre egli stesso li trasporta in una avventurosa danza tra le fiamme.

Gallagher e i suoi High Flying Birds saranno in Italia per una sola data:
11 aprile 2018 – Milano – Fabrique
Noel Gallagher’s High Flying Birds: calendario tour www.noelgallagher.com

“The Man Who Built The Moon” - tracklist
"Fort Knox", "Holy Mountain", "Keep on Reaching", "It's a Beautiful World", "She taught me how to Fly", "Be careful what you wish for", "Black & White sunshine", "Interlude (Wednesday Part 1)", "If love is the Law", "The man who built the Moon", "End Credits (Wednesday Part 2)" – Bonus track "Dead in The Water” (Live At RTE-2FM Studios, Dublin)

In “Fort Knox”, Gallagher canta a malapena una nota: piuttosto, il suo è un giocherellare con euforia. In “It’s A Beautiful World” gorgoglia in un habitat di elettronica progressive, mentre “Black & White Sunshine’s” mostra un DNA di tipo pop-psichedelico anni Sessanta.

“Holy Mountain” è un gioco al “trova-la-traccia-oscura” all’interno di un solido muro di suoni. Conseguenza sintomatica dell’avanti-e-indietro tra Gallagher e Holmes, lo stesso artista racconta di questa traccia: “David ha pensato all’intro ed io ho lavorato sugli accordi, poi abbiamo registrato giusto qualche minuto. Dopodiché ci siamo portati il brano in tour e abbiamo continuato a lavorarci sopra. Quando, a Belfast, ha finalmente preso forma, era così gioioso! Cosa c’è più gioioso dell’essere innamorati, baby? Quindi, ho scritto una canzone d’amore… Una delle cose più belle che io abbia mai fatto!






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