STRYMON Fairfax Class A Output Stage Drive

di Redazione
16 dicembre 2025
Analogico, valvolare, in classe A, ispirato a un leggendario circuito dei Sessanta, customizzato e miniaturizzato in formato pedale. Il nuovo Fairfax Output Stage Drive fa il suo ingresso nella produzione Strymon.

Dietro il Fairfax firmato Strymon c’è una storia che va raccontata. Tutto comincia nei Sessanta a Winnipeg (Canada), nella bottega in cui Gar Gillies costruisce i suoi amplificatori Garnet: robusti, assemblati in prevalenza con la tecnica point-to-point, ed affidabili.
Randy Bachman utilizza quegli ampli, ma li distrugge di continuo: il giovane chitarrista di The Guess Who è affascinato dal sustain prolungato del suono degli archi e dal feedback dei distorsori dell’epoca, quindi, suole collegare l’uscita speaker di un amplificatore piccolo all’input per chitarra di un amplificatore più grosso. A quel punto, l’input riceveva un segnale che, con livelli di tensione e impedenza molto più elevati rispetto a quelli emessi da una chitarra, produceva un overdrive denso e con un sustain prolungato: puntualmente però, gli amplificatori andavano in fumo e tornavano da Gillies perché li rimettesse in vita.
Deciso a trovare una soluzione, Gillies intuisce che il suono di Bachman non richiede soltanto un volume potente, ma anche la saturazione del finale data dalle valvole spinte al limite. Nel 1965 nasce...

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il Garnet Herzog ed è un preamp valvolare/unità di distorsione in formato testata, con circuito point-to-point, capace di accettare il segnale a basso input della chitarra e generare un segnale con un input elevato e decisamente saturo. Bachman lo chiama Herzog, duca, e con esso porta il rock dei The Guess Who sotto i riflettori. Tra i successi che si inerpicano nelle classifiche vi sono Believe Me (1966), These Eyes (1969), Laughing (1969) e quell’ American Woman (1970) che si guadagna la certificazione Gold delle classifiche di vendita statunitensi.

Venendo all’oggi, Strymon si ispira proprio al circuito analogico dell’Herzog, lo elabora, lo miniaturizza e lo inserisce nello chassis di un pedale e, perché le valvole non troverebbero spazio al suo interno, il brand opta per i JFET: nasce quindi il nuovo Fairfax (Class A Output Stage Drive).
Il pedale si dota anche del circuito SAG, regolabile: impostato su valori bassi, il comportamento si fa gentile e poco compresso, mentre impostato su valori elevati intervengono i circuiti JFET per un suono esplosivo accomunabile a quello di un fuzz.

Il controllo Drive regola la quantità di drive e saturazione e, lavorando in tandem col controllo Level, è possibile determinare la precisa risposta che ogni contesto richiede. Lo switch Bright regola il contour delle frequenze alte: in posizione Off si attenuano per una risposta soffice e rotonda, mentre in posizione On acquisiscono brillantezza ed enfasi.
Con un gain settato sui valori più bassi, il Fairfax spinge il suono gentilmente, con tanto di brillantezza degli armonici, un tocco di saturazione e una risposta in frequenza flat; con l’impostazione di valori elevati, non vi è scampo: il suono si fa totalmente saturo.

Infine, perché il Fairfax si comporti come un reale amplificatore, necessita di un voltaggio massiccio ed è così che un trasformatore al suo interno converte i 9V DC in 40V: cosa che restituisce al pedale la potenza necessaria per una headroom elevata e la conseguente ampia palette di sonorità di cui usufruire.

Strymon ci tiene a sottolinearlo, il Fairfax non offre Midi, USB e le features digitali più all’avanguardia, ma è un pedale smaccatamente analogico per le performance del chitarrista contemporaneo.

Circuito analogico – True Bypass – Mono In/Out – 9V DC – Drive, Level, Sag, Bright – Dimensioni: cm 11,51 x 7,19 x 5,92 – Prezzo: Euro 255,00

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