LEO KOTTKE torna in Italia a novembre
Lunedì 17 Novembre 2025 – Milano – Teatro Elfo Puccini
Corso Buenos Aires 33 – Inizio concerto h. 21:00 – Biglietti disponibili su Ticketone
Informazioni: Barley Arts – www.barleyarts.com
E’ passato quasi mezzo secolo dall’ultima volta che Leo Kottke ha suonato in Italia: “Era il 1979 e avevo iniziato il lungo viaggio di Barley Arts da poco. Il primo tour con John Martyn era stato nel mese di maggio e lo avrebbero seguito tour di grandissimo successo con David Bromberg e Bruce Cockburn...” – ricorda Claudio Trotta – “Leo Kottke in solitaria, davanti a un pubblico sterminato in un cinema-teatro a Milano, segnò un’epoca pionieristica: la gente riempiva ogni angolo possibile e immaginabile, entusiasta e curiosa. Si pagavano 2000 lire per un biglietto (poco più di un euro) e si veniva comunque contestati per il prezzo. Lo portavo in giro con il “fuckin’ yellow van” con l’antifurto che suonava sempre a sproposito, e Leo si arrabbiava ridendo. E’ passato quasi mezzo secolo da quella volta ed ora non posso che dire: Bentornato gigante della Musica...”
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Leo Kottke nasce nel 1945 ad Athens, in Georgia, ma lascia la città dopo un anno e mezzo per spostarsi in dodici stati diversi nel corso dell’infanzia. Durante questo lungo viaggio assorbe un’immensa varietà di influenze musicali, cimentandosi con violino e trombone prima di decidere di abbandonare Stravinsky e imbracciare una chitarra all'età di 11 anni.
Dopo aver sviluppato una vera passione per il country-blues di Mississippi John Hurt e per la musica di John Phillip Sousa e Preston Epps, Kottke si stabilisce nell'area delle Twin Cities (Minneapolis e Saint Paul), e diventa una presenza fissa allo Scholar Coffeehouse di Minneapolis, frequentato peraltro da Bob Dylan e John Koerner.
Dopo aver inviato delle registrazioni al chitarrista John Fahey, Kottke firma un contratto con la sua etichetta Takoma con cui pubblica “6 and 12-String Guitar” (1969), il suo secondo disco divenuto noto con il nickname “Armadillo”. Denny Bruce, il suo manager, e Fahey ottengono ben presto un accordo con la Capitol Records per le produzioni di Kottke ed è in quel periodo che il chitarrista affina ancor più la sua tecnica e prende a collaborare con altri artisti.
Con “Chewing Pine” (1975), Leo Kottke raggiunge la Top 30 statunitense per la seconda volta – La sua collaborazione con Mike Gordon (bassista dei Phish) sfocia nel loro album “Clone” (2002) e attira l’attenzione di un pubblico vasto. La loro collaborazione prosegue e sfocia in “Sixty Six Steps” (2005), l’album registrato alle Bahamas, con la produzione del vecchio amico di Kottk e produttore di Prince, David Z – Kottke si guadagna due nomination ai Grammy e il dottorato in Music Performance presso la Peck School of Music dell'Università del Wisconsin, a Milwaukee – “Try And Stop Me” è il disco più recente di Kottke, là dove il celebre chitarrista canta e affascina con le 6 e 12 corde che imbraccia nel corso della tracklist.
Leo Kottke official website
Leo Kottke picture: ph David Barnum, Nate Erwin
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