Jake Hertzog - Well Lit Shadow

di Redazione
12 agosto 2016

recensione

Jake Hertzog
Well Lit Shadow
Autoprodotto
Talento del jazz contemporaneo, di casa spesso al Blue Note di NYC, Jake Hertzog è considerato uno dei fenomeni chitarristici più interessanti di oggi ed il suo Well Lit Shadow lo dimostra appieno.

Definito una suite per sola chitarra elettrica, l’album di Hertzog si ispira al movimento delle particelle nell’universo: un concetto di astrofisica apparentemente poco digeribile, ma in realtà proposto dal musicista/compositore con inaspettata leggerezza. Del resto, come Hertzog ha detto più volte, la scienza e la musica sono le sue passioni da sempre e possono condividere con balance certi territori. “Mentre stavo lavorando su alcuni pezzi per chitarra” – ha dichiarato Jake – “ho riscoperto alcune magnifiche immagini del cosmo che avevo in archivio. Osservandole, la musica è scaturita all’istante. Temo che anche il mio prossimo progetto sarà ispirato a tematiche della scienza e alla bellezza di certi panorami del pianeta Terra…”

Costituito da nove episodi più una breve intro (Well Lit Shadow) questo è un disco d’atmosfera, che si rifà ai canoni del jazz, ma non disdegna il rock, il flamenco e la musica classica. “La mia intenzione è stata quella di suonare la chitarra elettrica dei nostri giorni, quella del XXI...

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secolo con la sua odierna concezione ed influenze, senza dimenticare però la sua controparte di strumento acustico della tradizione. Ecco dunque che ho esplorato territori armonici e ritmi propri del jazz, con qualche tocco rock nell’intenzione e qualche escursione nel flamenco. Mantenendomi al contempo libero dai vari cliché…” A farla da padrone, naturalmente, la chitarra di Jake Hertzog: artista che si è costruito una reputazione di alto livello suonando la seicorde e dirigendo The Naked Brothers Show di Nickelodeon ed anche militando nei The Young President.

Se l’atmosfera di Star Drops e Balsamic Layer è intima ed intensa, con un Hertzog impegnato a descrivere il moto delle particelle immerse nell’universo, in Cable Cars incalza un ritmo ipertecnico, mentre What We Found è un brano di “flamenco intellettuale”, come è stato definito. Dal canto suo, Color Detection, è stato il brano più difficile da registrare: “per via della tecnica della mano destra in combinazione con i vari ritmi asimmetrici. Insomma, la cosiddetta tecnica dell’hybrid picking su cui ho lavorato molto…” (www.jakehertzog.com)

Tracklist:
Star Drops
Color Detection
Well Lit Shadow
Trace Of You
Cable Cars
What We Found
Balsamic Layer
Telegram From A Quasar
Ever Unseeable

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