Marco Vitali si racconta a Guitar Club

di Paolo Pavone
20 marzo 2017

intervista

Ibridoma
Marco Vitali
December
Marco Vitali, classe 1981, ha dedicato una vita intera alla chitarra, alla musica heavy metal e, nello specifico, al thrash. Dopo diverse esperienze musicali, approda negli Ibridoma, nei quali, a oggi, rappresenta il fulcro del sound graffiante della formazione nata nel 2001.

Nel 2016 la band ha pubblicato December, il disco della maturazione che ha visto la collaborazione di due artisti di caratura internazionale: Paul Di Anno e Blaze Bayley entrambi ex vocalist degli Iron Maiden. Nella chiacchierata che segue, Vitali, ci racconta di come è entrato negli Ibridoma e della loro collaborazione con Di Anno e Bayley.

Qual è stata la scintilla che ti ha fatto dire: ok, io devo suonare la chitarra!
Accidenti, devo andare molto indietro, credo facessi la seconda o terza media. Un mio compagno di classe aveva diverse chitarre a casa, in quanto suo fratello suonava in una hard rock band locale. Quando andavo da lui provavo a farmi dare delle dritte per suonare qualche riff. Pian piano mi sono appassionato alla cosa ed ho deciso di rimediare una chitarra ed iniziare a prendere delle lezioni.

Ti ricordi quali gruppi ascoltavi in quel periodo?
Iron Maiden su tutti. Ero assolutamente...

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in fissa con loro. Avevo poi una serie di compilation su cassetta di varie band hard rock. Poi sono passato ad ascoltare band più pesanti come Sepultura, Entombed, Six Feet Under. Avevo anche una band con cui suonavo questi pezzi. Proprio in questi giorni ho rimesso mano ad alcune di queste cover ed ho fatto qualche video. Un momento di nostalgia diciamo.

E la tua prima chitarra te la ricordi?
Un’acustica insuonabile con action altissima, non ricordo la marca. Poi un amico mi ha prestato una Yamaha pacifica sunburst, poco dopo ho acquistato una Eko classica, e infine una B.c. Rich Warlock nera (alla Max Cavalera).

Oggi sei endorser BC Rich: cosa hanno di speciale secondo te queste chitarre?
Da pochissimo sono diventato endorser Schecter. Si, comunque ho usato B.C. Rich per diversi anni. Le B.C. rich hanno a mio avviso alcune delle forme piu' belle in assoluto (warlock e ironbird su tutte).
Live principalmente usavo una gunglinger retro verde e una mockingbird neckthru natural. Ora suono con una Schecter KM 7 corde lambo green e una Hellraiser C1 dragon burst. Sono accordato standard e monto corde d'addario 0.09/0.42. Per le sessioni acustiche invece uso una Eko Mia. Ha un suono incredibile!

In che modo definiresti il tuo stile chitarristico?
Anomalo, se mi concedete il termine. Non posso considerarmi un virtuoso. Prediligo gli assoli cantabili, cosa che nei generi che suono come heavy metal/thrash o death si verifica di rado. Ho sempre studiato molto la tecnica ma in fase compositivo-improvvisativa raramente uso passaggi troppo veloci. Per le ritmiche invece mi piace un riffing bello aggressivo sullo stile Primal Fear o Six Feet Under a seconda della band con cui suono.

Parliamo della tua band principale, gli Ibridoma. In che modo sei entrato nella formazione?
Mi hanno chiamato dopo il loro primo Ep Lady of Darkness (2005) perché Pietro, uno dei loro chitarristi, si era stancato e voleva uscire dalla band. Avevamo un amico in comune che ha fatto il mio nome. Non ero la scelta più ovvia perché suonavo nei Cancrena, band Brutal Death maceratese. Gli Ibridoma per chi non ci conoscesse suonavano heavy metal.

Nel vostro ultimo disco, "December", appaiono due nomi piuttosto importanti: Blaze Bayley e Paul Di Anno. Come siete entrati in contatto con loro?
Con Blaze Bayley siamo in buoni rapporti perché siamo stati in tour insieme alcuni anni fa, e nel tempo abbiamo aperto diversi suoi concerti. A Paul Di Anno abbiamo semplicemente inviato una mail. Abbiamo provato a fare il colpaccio chiamando anche Bruce ma non ci siamo riusciti.

Un disco che non deve mai mancare in casa di un chitarrista e perché…
Anche qui credo di essere anomalo. Più che dischi mi sento di fare dei nomi di chitarristi che mi hanno influenzato: Michael Thompson, Troy Stetina… ho consumato i suoi metodi e li uso tutt'oggi con i miei allievi. Direi anche Paul Gilbert infine. Per quanto riguarda le band oltre a quelle già citate nel corso di questa chiacchierata aggiungerei: Megadeth, Scorpions, e Stratovarius.

Progetti futuri?
Stiamo registrando un cd split acustico con gli Adamas una band con cui siamo in ottimi rapporti che vedrà la luce a metà del 2017 per la SG Records, e parallelamente stiamo lavorando al nostro settimo full lenght. Quest'ultimo uscirà nel 2018. Poi sto lavorando ai dischi delle mie band parallele: Concept Project, il mio progetto solista, e Antagonism, band Death oriented nata dalle ceneri dei Cancrena. Inoltre sto pianificando le nuove date dei Puff Purple, cover band di sigle dei cartoni rivisitate in chiave Metal.

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