HENDRIX DAY 2017 Report

di Dario Guardino
19 ottobre 2017
L’edizione 2017 di Hendrix Day si è conclusa da poco registrando una folta presenza di pubblico, di espositori (una sessantina) e di addetti ai lavori. La percezione, lì sul luogo, è che si tratti dell’edizione più riuscita: oggi gli stessi organizzatori – Simone Falavigna, Roberto Gandolfi e Cristiano Maramotti – confermano.

Nella zona al pianterreno del Circolo Kaleidos ed in quella denominata Acoustic Lounge, abbiamo ammirato (e testato con mano, in alcuni casi…) strumenti di primissima qualità, in termini di chitarre elettriche, acustiche, amplificatori e stompbox. Conseguenza della politica degli organizzatori a puntare sulla qualità dei prodotti da esporre, convocando espositori che rappresentano il fiore all’occhiello del made in Italy in termini di liuteria, collezionisti e dealer.

Oltre al consueto stuolo di chitarre vintage da perderci da testa (… su tutte una inavvicinabile Les Paul Standard del 1959!), si sono messe in evidenza le chitarre di altissima liuteria realizzate interamente a mano da Carlos Michelutti e suo figlio Francesco (Liuteria Micheluttis); gli affidabili strumenti realizzati da Roberto Bertoni (Liutart), nonché le Tele Strato Handyman (Amedeo Riccioni) caratterizzate da un relic talmente realistico da non sembrare tale! Senza dimenticare le sempre affascinanti seicorde...

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marchiate Blackbeard (Paolo Lardera): un vero inno alla Telecaster.

Nella Acoustic Lounge, egregiamente coordinata da Vincenzo Santochirico, abbiamo ammirato la presenza di parecchie chitarre di gran caratura, tra cui le archtop della Liuteria Cortesi. Ma non solo: anche le creazioni di Mirko Borghino, uno dei liutai della chitarra acustica tra i più apprezzati a livello internazionale.

Nella Amp Room abbiamo colto l’occasione per testare i pedali marchiati Gurus, in particolar modo un Echo a valvole non ancora commercializzato in quanto prototipo. In tutti i casi, possiamo rivelare che è un pedale di qualità notevole: ovvero, l’elemento su cui punta da sempre lo stesso brand.

Variegata e anch’essa all’insegna della qualità-su-tutto, si è mostrata l’area riservata agli stompbox. Presente Guitar Sauce (di Claudio Mauri) con un ventaglio di Custom Shop Fender e Gibson “di nero vestite” e da leccarsi baffi (!) oltre che con un nutrito arsenale di pedali di gran pregio.
Presenti anche due new entry di Hendrix Day: Earthtone (azienda di Sassuolo) – che ha proposto la sua linea di pedali puntando parecchio sul fuzz – e Carmelo Dellasorte (per tutti Merlin) che ha portato in esposizione una nutrita gamma di pedali boutique, tra cui i leggendari Peter Cornish.

[Sul numero di novembre 2017 di Guitar Club leggerete il test di tre valenti pedali valvolari della produzione Earthtone]

La ciliegina sulla torta della kermesse emiliana è stata la presenza di Phil X – attuale axeman con BonJovi – il quale, dopo aver deliziato i presenti (in un anfiteatro gremito all’inverosimile) con la sua clinic articolata e coinvolgente, ha ipnotizzato il pubblico del concerto serale con grinta, energia, ed un tiro micidiale.

Hendrix Day 2017 si è rivelato un vero “frullatore” di idee, energia, emozioni… Il tutto, da un condividere con entusiasmo con gli amici e gli appassionati lì presenti.

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